domenica 4 marzo 2012

Italia: 2012 NoTav Susa la Valle che resiste


L’Estrema resistenza del Popolo ValSusino

Fonte (A)narchica

AltreVisioni
NoTav-LA Valle è mia-Speciale Servizio Pubblico

La lotta NoTav continua ValSusa 27.2.2012

Negli ultimi tre giorni la repressione poliziesca nei confronti di pacifici manifestanti NoTav ha raggiunto l’apice determinando uno stato di polizia feroce è brutale con una regia infame contro chi si oppone agli interessi mafiosi e precostituti che ruotano intorno alla Tav,contro chi si oppone alla devastazione del territorio.
Gli utlimi accadimenti rendono evidente la repressione in atto.

Attivisti notav diretti a milano al ritorno dalla manifestazione indetta dal popolo della valle, in attesa del treno per Milano sono stati brutalmente aggrediti da polizziotti in tenuta anti sommossa

il treno con i No Tav diretti a Milano e’ riuscito a ripartire dopo cariche con feriti (si parla di due alla testa ed una signora con una mano rotta) e lacrimogeni lanciati dentro i vagoni. Particolarmente subdola la seconda carica contro i No Tav, giunta alle spalle dopo che erano stati fatti passare a seguito di una trattativa.

IERI si attendeva lo sgombero e i relativi espropri alla Clarea dove hanno compiuto un ennessima infamia provocando la caduta di un compagno attivista NoTav ValSusino che per protesta era salito su un traliccio.I fatti di seguito.

No Tav – Sgombero Clarea, espropri e un compagno molto grave
Ieri mattina sono partiti i lavori di sgombero e demolizione della Baita Clarea, iniseme al trasporto di materiale e all’esproprio dei terreni. Luca Abbà, resistente No Tav, alle 8.30 circa è salito su un traliccio per cercare di rallentare l’operazione industrial-militare. Uno poliziotto ha provato a farlo scendere, manovra assolutamente assassina, senza reti o altri strumenti di protezione. Luca dopo aver comunicato che non avrebbe desistito e anzi sarebbe salito più in alto ha preso una forte scarica elettrica ed è precipitato da diversi metri. La responsabilità delle forze dell’ordine è inconfutabile.

Mentre Luca è stato elitrasportato al CTO di Torino, dopo quasi un’ora dall’”incidente” provocato dalle forze repressive, in Valle i lavori proseguono, partendo proprio dall’esproprio dei suoi terreni, circondati da muri di Jersey.
MASSIMA SOLIDARIETA’ AL POPOLO VAL SUSINO


NB:Invitiamo a far girare il più possibile video e informazioni per rompere la censura e la disinformazione che stanno operando i media di regime.

Video: Luca Abbà arrampicatosi su un traliccio dell’alta tensione incalzato da un poliziotto, come il video rende evidente, continua la salita poggiando la mano su un cavo restando folgorato da una scarica di media tensione ed è caduto. Le sue condizioni sono gravissime. Nel video le immagini della caduta ripresa dalla polizia di stato.
MASSIMA SOLIDARIETA’ AL POPOLO VAL SUSINO
Luca Abbà, 37 anni, agricoltore della Valsusa, molto conosciuto in Valle per la sua fiera ma nonviolenta opposione alla TAV, si è arrampicato su un traliccio per provare ad opporsi alla cieca determinazione degli invasori. Sentivamo la diretta della sua voce alla Radio (Radio Black-Out). Diceva, rivolto a quelli di sotto: “se non la piantate, io da quassù non me ne vado, avete capito?”. Poi, rivolto agli ascoltatori: “Ciao, vi saluto, UN POLIZIOTTO-ROCCIATORE mi sta incalzando da sotto”.
Gli invasori lo hanno incalzato da sotto, spingendolo a salire più in alto. E’ rimasto folgorato dall’alta tensione. Sotto il traliccio non era stata posta alcuna protezione prima di incalzarlo. Avevano molta fretta, si vede. Luca è caduto a terra con un volo di molti metri. Le sue condizioni sono apparse subito gravissime.
I soccorsi, ritardati dai blocchi delle forze dell’ordine, hanno molto tardato ad arrivare. Alla fine è stato soccorso, intubato e trasportato all’ospedale CTO di Torino.Nemmeno dopo la caduta e le gravissime condizioni in cui versava Luca, c’è stato uno stop dei lavori. Questo appare incredibile, in spregio ad ogni norma di sicurezza e di prudenza, oltre che di rispetto.
Ripetiamo: Luca è caduto dopo essersi arrampicato su un traliccio per resistere allo sgombero dei terreni ANCHE SUOI, ed è caduto perché incalzato dai militari che lo hanno inseguito sul traliccio stesso, costringendolo a salire più in alto.

Caduta_traliccio_del_Compagno_NoTav_Luca_Abba’


NoTav_Luca_Abba’_immagini_esclusive



Torino, 25.2.2012 staz.PortaNuova

Attivisti notav diretti a milano al ritorno dalla manifestazione indetta dal popolo della valle, in attesa del treno per Milano sono stati brutalmente aggrediti da polizziotti in tenuta anti sommossa
il treno con i No Tav diretti a Milano e’ riuscito a ripartire dopo cariche con feriti (si parla di due alla testa ed una signora con una mano rotta) e lacrimogeni lanciati dentro i vagoni. Particolarmente subdola la seconda carica contro i No Tav, giunta alle spalle dopo che erano stati fatti passare a seguito di una trattativa.

Più passano le ore, più si fanno chiare le dinamiche che hanno portato ieri sera ai famosi “momenti di tensione” tanto agognati da Repubblica, Stampa e altri indegni “professionisti dell’informazione” che, non contenti di sminuire e ridurre la portata (numerica e politica) di una manifestazione storica del movimento notav, pensano bene di schiacciare il successo di ieri sull’epilogo triste consumatosi alla stazione di Porta Nuova. Un epilogo la cui responsabilità è tutta delle forze dell’ordine e del dirigente in carica alla Polfer, Spartaco Mortola, già premiato per i meriti conquistati sul campo nella macelleria alla Diaz del luglio 2001.In sintesi: 2 cariche a freddo mentre si stava trattando il prezzo del biglietto collettivo, un po’ di feriti, teste spaccate e addirittura un lacrimogeno sparato dentro un vagone.
Il volto della democrazia tecnica.
Cariche brutali della polizia contro i Notav milanesi a Torino Porta Nuova dopo la splendida manifestazione che ha visto la partecipazione di decine di migliaia di persone.

NoTav_la_polizia_carica_in_porta_nuova


NoTav_Torino_Agguato_a_Porta_Nuova


NoTav_PortaNuova_Polizia_ancora_carica


Torino_PortaNuova_Scontri_NoTav_informazione_manipolata


Salerno_PresidioSolidarietà_al_movimento_NoTav





NoTav_polizia_sfonda_vetrata_bar_a_caccia_Dei_NoTav_VERGOGNA

Dopo le cariche un gruppo di agenti dei reparti mobili insieme a uomini della scientifica butta giù le vetrate di un bar per prendere dei notav. Vi trova dentro i ristoratori e ragazzi anche minorenni. Una ragazza incinta sostiene di essere stata “pestata”.

I proprietari sembra non trovassero le chiavi, ma la polizia ha deciso comunque di buttarla giù senza passare da porta principale.
In atto una vera e propria caccia all’uomo.
MASSIMA SOLIDARIETà AL POPOLO VALSUSINO

NoTav_Polizia_sfonda_vetrata_bar_a_caccia_Dei_NoTav_VERGOGNA




NoTav_Resistenza_manganelli_gas_e_insulti

Giovedì 1 marzo, ore 3,46. Si è appena conclusa una lunga giornata di resistenza. Una di quelle che resteranno impresse nella memoria.

Per oltre quattro ore i No Tav hanno resistito sull’autostrada e sulle rampe di accesso. Seduti in terra, tra slogan e canti. Il più gettonato, pressati dai poliziotti in tenuta ninja, è stato “Vamos alla playa”.Poi la polizia porta via di peso, uno ad uno, i No Tav seduti sul’autostrada.

NoTav_Resistenza_manganelli_gas_e_insulti


NoTav_Giornalisti_allontanati_brutalmente




La_polizia_respinge-NoTav_con_idranti

Il dispiegamento di polizia era impressionante, le luci blu dei blindati rompevano la notte.

Il fronteggiamento è andato avanti per ore e ore. Intorno alle nove di sera era tutto un brulicare di bandiere e persone.
Poi hanno piazzato gli idranti, calato le visiere, indossato le maschere antigas. Hanno bagnato e picchiato e ancora picchiato. Si sono accaniti su tutti con determinata ferocia. Poi hanno sparato i gas: la notte si è fatta densa di fumo bianco, acre, velenoso. Hanno sospinto la gente giù dalla rampa, sino al bivio con la statale 25. Una marea di uomini blu.

La_polizia_respinge-NoTav_con_idranti





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