sabato 28 agosto 2010

(A)narcho Mass Critical Planet

SalernoCriticalMassa



Massa critica Planetaria

« Noi non blocchiamo il traffico, noi siamo il traffico! »
(Slogan della Critical mass.)


Massa critica
La massa critica (spesso chiamata col termine inglese critical mass) è un raduno di biciclette che, sfruttando la forza del numero (massa), invadono le strade normalmente usate dal traffico automobilistico. Se la massa è sufficiente (ovverosia critica), il traffico non ciclistico viene bloccato anche su strade di grande comunicazione, come viali a più corsie. Nonostante questa descrizione, la massa critica è un fenomeno di difficile definizione, trattandosi di evento spontaneo privo di struttura organizzativa formalizzata. Il fenomeno si è sviluppato, a partire da San Francisco dove nel 1992 si svolse la prima Critical Mass, in molte grandi città e consiste in appuntamenti convenzionali ("coincidenze organizzate") di ciclisti che attraversano insieme tratti di percorso urbano in sella ai loro mezzi.

Storia e organizzazione

La prima Critical Mass si svolse a San Francisco, con 48 ciclisti; iniziò alle 6 del pomeriggio, il 25 settembre del 1992, anche se l'evento incominciò ad essere chiamato Critical Mass solo dal secondo incontro, Venerdì 30 ottobre (con 85 ciclisti). Il suo nome incominciò ad essere utilizzato per simili ma indipendenti eventi, che iniziarono a crearsi nel mondo intero più o meno nello stesso periodo.

Il termine Critical Mass fu utilizzato da George Bliss mentre visitava la Cina. Bliss notò che in Cina, sia i ciclisti che i motociclisti, si fermavano agli incroci delle strade, fino a che il numero della massa non raggiungesse una quantità "critica", al che la massa si sarebbe mossa attraverso l'incrocio.

Il termine Critical Mass è anche utilizzato da sociologi, che sostengono che una rivoluzione sociale sia possibile solo dopo che una quantità "critica" di supporto popolare sia assicurato. Questo modo di pensare riflette il proposito di chi partecipa alla Critical, i quali ritengono che la mobilità nelle città possa essere migliorata grazie alle biciclette e ad altri mezzi di trasporto alternativi rispetto al trasporto privato delle automobili.

La Critical Mass è spesso definita una "coincidenza organizzata", senza leader, organizzatori, o membri individuati da qualcosa che non sia la loro partecipazione all'evento. Anche il percorso seguito durante la manifestazione viene deciso sul momento, spesso da chi è in testa al gruppo, oppure chiunque abbia una propria idea su un percorso possibile, può stampare delle mappe e distribuirle ai partecipanti. Altre volte la decisione del percorso viene presa e condivisa tra più persone subito prima che questa abbia inizio. In questo modo il movimento si spoglia di tutto ciò che è implicato nella creazione di una organizzazione gerarchizzata: nessuna struttura interna, nessun capo, niente politica interna, niente direttive di movimento, ecc. Per far esistere una massa critica tutto ciò che serve è che abbastanza persone sappiano della sua esistenza e si incontrino il giorno designato per il raggiungimento della massa critica, per occupare tranquillamente un pezzo di strada, in modo da escluderne i mezzi motorizzati.

Proprio in conseguenza di questa mancanza di gerarchia, è richiesto che i cicloattivisti prendano responsabilità dell'evento, ciascuno individualmente. In questa ottica, per preservare la compattezza del gruppo, alcune volte dei partecipanti usano una tattica chiamata "corking", che consiste nel bloccare le macchine che potrebbero spezzare l'unità della manifestazione, frammentandola. Questo viene ottenuto semplicemente fermandosi con la bicicletta di fronte alle auto, in corrispondenza di incroci, rotonde, o anche semafori (quando una Critical stia passando anche a semaforo rosso), fino a che tutto il gruppo sia passato. Questo permette anche di salvaguardare la sicurezza dei manifestanti e di limitare gli attriti con i conducenti di mezzi motorizzati.


Critical Mass in New York



World Naked Bike Ride

Questa è la storia del primo evento mondiale della Naked Bike Ride di viaggiare nel centro di Londra in segno di protesta per sensibilizzare circa la dipendenza dal petrolio e l'inquinamento. .


Foto Parigi 2010
Per il 2010, Parigi ha offerto una boccata d'aria fresca e la felicità di ospitare la prima Critical Mass Universal!
La massa critica è una celebrazione della cultura del ciclismo in tutte le sue forme. Per un lungo fine settimana che stiamo girato traffico nella gioia e buon umore! Un'occasione per esporre un sistema interamente basato sull'utilizzo di veicoli a motore.
Escursioni in bicicletta non è solo una fonte di piacere, ma è anche un'alternativa al nostro stile di vita supersonico e tanti problemi posti dai veicoli a motore.
Durante questi quattro giorni di festa, i ciclisti provenienti da tutto il mondo hanno dato appuntamento per celebrare la gioia di vivere su una bicicletta, e la gioia del movimento e senza costrizione.




Critical Mass Italia

Critical Mass Planetaria

Inutile dire che a noi delle Ciclofficine Popolari ci piace un casino la Critical Mass, che è in molti casi il nostro alter-ego, il nostro nodo di scendere in piazza. Ma non solo, perché la Critical Mass vive di vita propria. Ma allora che cos'è la Critical Mass? Cerchiamo di spiegarlo.

Critical Mass è un (non)evento internazionale che si tiene in più di 400 città del mondo, cade spesso ogni ultimo venerdì del mese, quando i ciclisti, spontaneamente, vanno in massa a percorrere le strade delle loro città normalmente occupate dalle automobili. Critical Mass è sempre diversa, stante le differenze del numero dei partecipanti da una città all’altra, le leggi sul traffico e la risposta della polizia e degli automobilisti.

Critical Mass si concentra sul diritto di utilizzare le strade in modo diverso rispetto a quello che sono diventate, luoghi dove circolano e si ammassano le automobili. Punta anche l’attenzione sul deteriorarsi della qualità della vita, a partire dai livelli di inquinamento dell’aria e dell’inquinamento acustico, che i mezzi a motore creano nelle città.

Critical Mass è un’idea, un evento, un’attitudine… non ha leader, non ha un’organizzazione… semplicemente Critical Mass è fatta da chi partecipa alla pedalata, non c’è un volantino da dare, ma ognuno/a cerca di produrre il proprio da distribuire lungo il percorso, improvvisato e mai prestabilito, della CM.

Per notizie sulle Critical Mass di tutto il mondo consulta
World Wide Critical Mass Hub che prova ad essere la risorsa più aggiornata riguardo al movimento, ed anche How to Start a Critical Mass Rideper chi vuole capire come iniziare nella propria città.

A Roma la Critical Mass Romana si ritrova ogni ultimo venerdì del mese a via dei Fori Imperiali, vicino all'incrocio con via Cavour, alle ore 18:30.

In Italia:
Critical Mass Planet




CriticalMassCartoon

Alfio racconta la storia di CriticalMass appuntamento casuale di ciclisti urbani che si tiene in tutto il mondo.



Video:

Critical Mass Budapest 2009.04.19.

Critical Mass San Francisco October 2009


Links di Riferimento:

CriticalMassCiemmona / InventatiCriticalMass / CicloOfficinePopolari / WikiCriticalMass / DirectActionCriticalMass / Bicyclopolis / WorldNakedBike / WikiaCriticalMass / CriticalMass-info / Vancouver CriticalMass / BostonCriticalMass /ChicagoCriticalMass / Velorution / CriticalMAssLondon /CriticalMassMilano / CriticalMassRoma / MassaCriticaTorino / CriticalMassCatania / BolognaCriticalMass / SalernoCriticalMass /

giovedì 12 agosto 2010

In ricordo di Francesco MAstrogiovanni


Un anno dalla morte di
Francesco Mastrogiovanni
Anti-Psichiatria

Ad un anno esatto dalla morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro di Castelnuovo deceduto tra le mura del reparto psichiatrico del San luca, la famiglia ed il comitato Verità e Giustizia per Franco hanno organizzato una manifestazione a lui dedicata in piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania. La commemorazione è stata strutturata sia tramite interventi di importanti personalità della battaglia antipsichiatrica che in tutta Italia coinvolge associazioni e famiglie, come Gisella Trincas, presidentessa dell'Unasam e Angelo Pagliaro della Rivista Anarchica, sia attraverso l'intervento di tanti artisti --attori, musicisti, associazioni e giornalisti che si sono stretti intorno alla famiglia, esprimendo la necessità di condannare questo accadimento.
Come ha spiegato al pubblico Grazia Serra, la nipote di Mastrogiovanni, secondo Hugo "la musica esprime ciò che non ha parole ma su cui è impossibile tacere": non una festa dunque, ma un modo di celebrare il dolore oltre le parole.
Agnesina Pozzi dal palco ha denunciato il fatto che le persone presenti fossero ancora poche, chi è cilentano sa che purtroppo quel poco è già risultato in questi casi. La morte di Franco ha sollevato molti interrogativi, morali e legislativi, ma soprattutto ha messo in luce alcuni parametri culturali della società cilentana, che è risultata essere attonita ed incapace a reagire di fronte a queste palesi violazioni dei più elementari diritti umani. Nella platea assenti i medici e le istituzioni, a testimonianza dell'ignavia che attanaglia il potere costituito.
La piazza, composta da comuni cittadini, si è commossa ed ha riflettuto, al punto che alla fine della manifestazione le persone sono rimaste a parlare, a confrontarsi, a darsi ragione di uno stato di cose che ha condotto Franco alla morte e che rimane umanamente inaccettabile.
Fino a Novembre, mese in cui ci sarà il processo, il comitato ha intenzione di tenere accesa la luce, di provocare l'attenzione, per far si che non si dimentichi la vicenda.

5 AGOSTO 2010 - SERVIZIO DI TULLIA CONTE - 105 TV




Anti-Psichiatria
Gli esiti dell'attività di indagine della Commissione parlamentare presieduta dal senatore Marino, resi noti in questi giorni, non lasciano dubbi: deve essere immediatamente chiusa l'esperienza dei "manicomi criminali". D'altronde non sono solo le drammatiche condizioni in cui versano le strutture psichiatriche giudiziarie, degradate sotto ogni aspetto, a spingere verso la soluzione "definitiva" sollecitata dalla Commissione, ma, lo ricordiamo, lo impongono anche le vigenti norme. Dalla Legge 419 del 1998 al Decreto 230 del 1999, fino al DPCM del 2008, viene stabilito il superamento degli OPG attraverso un percorso, graduale ma ben cadenzato, di presa in carico degli internati da parte delle strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale.
Vedi le fotografie scattate dalla "Commissione Marino" negli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudizari) e la relativa rassegna stampa.