domenica 25 ottobre 2009

Morire di Carcere


Perchè di carcere non si può morire e per una pianta d’erba in carcere non ci si deve finire.



La ballata delle nuvole-di Christian Brogi 2007





CARCERE E' MORTE

Suicidi, assistenza sanitaria disastrata, morti per cause non chiare, episodi di overdose. Il proibizionismo killer fa la sua parte.



Monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di gennaio registra sette nuovi casi: 3 suicidi, 2 morti per cause da accertare, 1 omicidio e 1 morte per overdose




Monitoraggio sulle “morti di carcere”, nel mese di marzo registra 12 nuovi casi: 10 suicidi, 1 morte per malattia e 1 per cause da accertare.

“Morire di carcere”: dossier marzo 2009





Monitoraggio sulle “morti di carcere”, nel mese di aprile registra 6 nuovi casi: 5 suicidi e 1 decesso per cause da accertare
“Morire di carcere”: dossier aprile 2009



Continua il monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di maggio registra 8 nuovi casi: 5 suicidio, 2 decessi per cause da accertare e 1 per malattia
Morire di carcere”: dossier maggio 2009



Continua il monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di giugno registra 11 nuovi casi: 6 suicidi, 3 decessi per malattia e 2 per cause da accertare.
Morire di carcere”: dossier giugno 2009



Continua il monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di luglio registra 9 nuovi casi: 6 suicidi e 3 morti per cause ancora da accertare.
“Morire di carcere”: dossier luglio 2009



Continua il monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di agosto registra 8 nuovi casi: 3 suicidi, 3 morti per malattia e 2 per cause ancora da accertare.
“Morire di carcere”: dossier agosto 2009




Continua il monitoraggio sulle “morti di carcere”, che nel mese di settembre registra 12 nuovi casi: 8 suicidi, 3 morti per malattia e 1 per cause ancora da accertare
“Morire di carcere”: dossier settembre 2009



La ballata di Pinelli


Storie di Ordinaria Repressione

Video accadimenti succedutosi negli ultimi anni e denunciati con forza dove si rende evidente che la legge proibizionista sulle droghe praticamente ha svolto una funzione di Killer. Si inzia dall'ultimo accaduto pochi giorni fa a Roma nel carcere di Regina Coeli. Racconti e testimonianze ricostruiscono il filo della repressione che parte in ordine cronologico dai casi di Livorno (Marcello Lonzi) e di Ferrara (Federico Aldrovandi) fino ad arrivare all'ottobre Umbro caratterizzato dalla morte in carcere di Aldo Bianzino ed il caso di Manuel Eliantonio deceduto nel carcere di marassi (Genova) Stefano Frapporti di Rovereto e Riccardo Rasman di Trieste e Francesco Mastrogiovanni morto legato su un letto di contenimento in un ospedale psichiatrico in provincia di Salerno ancora la morte di un romeno, Sorin Calin anni 24,nella caserma dei carabinieri di Pistoia,il 14 giugno 2008 nel reparto psichiatria dell'ospedale di Circolo di Varese tocca a Giuseppe Uva, in stretta sequenza cronologica Niki Aprile Gatti ucciso nel carcere di sollicciano il 24 giungo 2008 , fino all'ottobre 2009 con la morte a Roma di Stefano Cucchi.


Vittime di Ordinaria SoppressionE

Si chiamava Francesco Mastrogiovanni, anarchico, è stato assassinato il 4 agosto 2009 in una delle sezioni più violente e criminali delle istituzioni totali di controllo: in un ospedale psichiatrico in provincia di Salerno (San Luca di Vallo della Lucania), trovato con profonde ferite ai polsi e alle caviglie che secondo i periti sarebbero state provocate da una legatura prolungata con legacci di plastica rigida o fil di ferro.
Antipsichiatria

Francesco Mastrogiovanni. (Parla L'avvocato)


Tributo a Franco Mastrogiovanni
Morto il 14 giugno 2008 all'età di 43 anni nel reparto di Psichiatria dell'Ospedale di Circolo per cause non ancora note.Questa volta, per Giuseppe Uva di Varese, non c'è neppure la consueta giustificazione: "Era un tossico, uno spacciatore, se l'è cercata". Giuseppe non era né uno, né l'altro.
Intervista alle sorelle di Giuseppe Uva e all'amico Alberto

Giuseppe Uva-Vittima di Stato



VideoArte contro la contenzione e l'isolamento
Sulle frasi delle poesie di Giorgio Antonucci (collaboratore di Franco Basaglia nello smantellamento dei manicomi) Christian Brogi ha trasposto in video il dramma di chi è sottoposto a ricoveri coatti e isolato dal mondo sia per la squalifica individuale che l'etichetta crea, sia per l'azione sedante degli psicofarmaci.
Realizzato in agosto 2008 e donato al pubblico dominio.

La tortura del silenzio
(videoarte/cortometraggio)




Troppi misteri per una morte che al momento non ha spiegazioni, quella di un ragazzo rumeno di 24 anni, Sorin Calin, arrivato cadavere all'ospedale di Pistoia dopo essere stato arrestato la scorsa notte dai carabinieri di Montecatini Terme con l'accusa di avere aggredito l'ex fidanzata. Una volta in caserma, sempre secondo la ricostruzione dei carabinieri, il romeno aveva continuato a dare in escandescenze, sbattendo più volte la testa nel muro. Di qui la prima chiamata al 118, con i sanitari che hanno somministrato al romeno un calmante e hanno atteso più di un'ora che si addormentasse. Più tardi una nuova chiamata al 118, motivata dai carabinieri con il fatto che avevano cercato inutilmente di svegliare il giovane. A quel punto i sanitari, accortisi della gravità della situazione, hanno trasportato Calin all'ospedale di Pistoia, dove però è arrivato già cadavere.Il suo corpo non è stato reclamato da nessun parente.Quasi nessuno sentirà parlare di Sorin Calin e degli altri uccisi dallo stato, soprattutto finchè le loro morti resteranno relegate nei trafiletti di cronaca locale o nei comparti stagni della controinformazione.
In rete non risultano alcune immagini nè video nè foto




Vittime Innocenti del ProibizionismO


ottobre 2009: Si chiamava Stefano Cucchi 31 anni arrestato a Roma per il possesso di 20 grammi di sostanza stupefacente, muore dopo una settimana. La sorella denuncia: è irriconoscibile, pieno di lividi.
Foto dell’autopsia [1] [2] [3] [4] [5] (visione sconsigliata ai deboli)
Il proibizionismo Killer (parla la sorella)




Si chiamava Manuel Eliantonio aveva appena compiuto 22 anni il giorno che è stato dichiarato morto, nel carcere di Marassi a Genova,per «dinamica non definita e patologia non identificata» dal medico del carcere. Dal giorno dopo la stampa nazionale racconta di un tossicodipendente deceduto in carcere dopo un’intossicazione da gas butano, sostanza spesso usata dai detenuti per stordirsi, in assenza di altre droghe.



25 settembre 2005- Si chiamava Federico Aldrovandi aveva 18 anni, li aveva compiuti il 17 luglio viveva a Ferrara ammazzato di botte da quattro agenti di Polizia.Due manganelli spezzati sul corpo di un ragazzo di 18 anni.

Si chiamava Stefano Frapporti aveva 48 anni viveva a Rovereto fermato da due agenti in borghese gli contestano 35 gr. di hashish arriva in caserma vivo ma muore in carcere. Nel video parla la sorella Ida.
Si chiamava Aldo Bianzino un falegname che non faceva politica, 44 anni, viene trovato morto domenica 14 ottobre, nella sua cella di isolamento all’interno del carcere di Capanne a Perugia viene arrestato venerdì 12 ottobre a Pietralunga, nella sua casa di campagna vicino Città di Castello, per coltivazione e detenzione di canapa indiana e trasferito nella stessa giornata al carcere di Capanne a Perugia, dove deve restare in isolamento almeno fino a lunedì 15 ottobre, quando incontrerà il giudice titolare dell’inchiesta;
- sabato 13 ottobre alle ore 14 il legale d’ufficio incontra Aldo e riferisce alla moglie di averlo trovato in buona salute;
- domenica 14 ottobre, al mattino, la famiglia viene informata che Aldo è morto.
Nel frattempo pochi mesi fa anche la compagna di Aldo, Roberta, se ne è andata nel silenzio, senza riuscire a conoscere la verità sulla morte di Aldo.

Eccessi di sicurezza_Roberta compagna di Aldo

Probizionismo Killer
Caso Bianzino, 17/12/2009 il gip archivia l'omicidio
Archiviata dal gip di Perugia l'inchiesta per omicidio a carico di ignoti per la morte in carcere di Aldo Bianzino, arrestato pochi giorni prima per la coltivazione di alcune piante di canapa indiana. Per il giudice fu un aneurisma cerebrale a ucciderlo. E la lesione riscontrata al fegato del falegname sarebbe conseguenza delle manovre di rianimazione. Nessuna menzione alle commozioni cerebrali e alle due costole rotte.



Impiccato nel carcere di Sollicciano

Niki Aprile Gatti era un giovane uomo di 26 anni che lavorava in una Azienda informatica di San Marino. Aveva un fratello e una madre che amava e da cui era molto amato. Conduceva una vita tranquilla. Normale.

Nel giro di pochi mesi è stato arrestato per truffa informatica, insieme ad altre 17 persone. Alla madre non fu dato sapere in quale prigione fosse incarcerato per molto tempo. Non ha potuto stringerlo a se’. Non ha potuto nemmeno parlarle. L’hanno minacciata di arresto perché voleva scambiare uno sguardo con il proprio figlio. Lui voleva parlare. Spiegare.

Non ha potuto farlo. A giugno si è – o come crede la mamma – lo hanno SUICIDATO nel carcere di Sollicciano.

Riccardo Rasman
Trieste - 27 ottobre 2006
Prima parte del documentario "Uccidere un usignolo" riguardo alla morte di
Riccardo Rasman a seguito di un intervento della polizia.




Links di Riferimento:

Ristretti Orizzonti
Dossier Morire di Carcere
Intervista all'ass. RistrettiOrizonti

Foto della salma [1] [2] [3] [4] [5] visione sconsigliata ai deboli




Giuseppe Uva


Federico Aldovrandi


Manuel Eliantonio


Verità per Aldo

Roberta compagna di Aldo Bianzino





Usi e Costumi dei carcerieri
Registrazione al carcere di Castrogno (Teramo)
Una cinquantina di secondi in cui si sentono nitide le voci di alcuni uomini della polizia penitenziaria che parlano di un pestaggio avvenuto nel carcere di Castrogno a Teramo. Il nastro è stato inviato al quotidiano locale "La Città di Teramo"
NB: Qualche uomo delle istituzioni ritiene che queste morti sono fisiologiche in un sistema carceriaro- è come dire che di carcere si deve morire



Contro la delega di Christian Brogi

Video in alta risoluzione duplicato di "il musicante" realizzato da Christian Brogi nel luglio 2008, contro la delega, i cpt, la coercizione, la psichiatria ed il sistema (e chi più ne ha ce ne metta.)



Il Proibizionismo = serial Killer
"BimbeSquatters"