lunedì 31 agosto 2009

Info"Drug": L'imperatore non è vestito


The Emperor wears no clothes

“The emperor wears no clothes” è un libro del 1985 scritto da Jack Herer, famoso attivista americano, un vecchio combattente da sempre in prima linea nella guerra per la depenalizzazione della cannabis. Si tratta di uno dei più importanti documenti mai scritti a riguardo ora disponibile on-line nella versione italiana. Quest’opera non è mai stata tradotta in italiano e non è mai stata pubblicata in italia versione cartacea. Leggendo è facile immaginare perché…..
(Jasper L.Thompson)

“L’imperatore non è vestito”
di seguito versione italiana

0. Introduzione del traduttore
1. Panoramica sulla storia della canapa
2. Breve sommario degli usi della canapa
3. Febbraio 1938 – Rivista Popular Mechanics: UN NUOVO RACCOLTO DA UN MILIARDO DI DOLLARI
4. Gli ultimi giorni della CANNABIS LEGALE
5. La proibizione della marijuana
6. Il corpus della Letteratura Medica sulla Cannabis Terapeutica
7. Uso terapeutico della Cannabis
8. I semi della Canapa come base per il Nutrimento Mondiale


Chi è Jack Herer
Jack Herer (New York, 14 febbraio 1939) è un politico statunitense, forse il più famoso attivista per la liberalizzazione della cannabis. Ex militante del Partito Repubblicano, agli inizi degli anni ottanta si impegnò nella ricerca delle motivazioni alla base del proibizionismo di questa pianta, in seguito riportate nei suoi scritti. Queste ricerche lo fecero divenire un convinto sostenitore della sua legalizzazione.
E’ autore di The emperor wears no clothes” (1985, uno dei più famosi libri sul proibizionismo della canapa, e di “Canapa” (1999) pubblicato anche in italiano.
Il primo, forse la sua pubblicazione più famosa, fu in principio stampato in maniera artigianale dallo stesso autore e da lui distibuito ma conobbe un incredibile successo e fu quindi pubblicato e tradotto in numerose lingue.
Herer nel libro asserisce e dimostra come negli anni Trenta-Quaranta i produttori di carta e gli inventori delle prime fibre sintetiche alimentarono una campagna di calunnie sulla canapa, mistificandone le proprietà psicoattive della pianta allo scopo di eliminarla dal mercato, data la pericolosissima concorrenza. Con l’etanolo di canapa si produceva inoltre un combustibile economico e molto meno inquinante del petrolio. Anni dopo la rivista Wall Street Journal dedicò a lui la prima pagina.
Un ringraziamento speciale a Jasper L.Thompson a nome di tutti i lettori e epr aver voluto condividere questo importante documento.