Un anno dalla morte di
Francesco Mastrogiovanni
Anti-Psichiatria
Ad un anno esatto dalla morte di Francesco Mastrogiovanni, il maestro di Castelnuovo deceduto tra le mura del reparto psichiatrico del San luca, la famiglia ed il comitato Verità e Giustizia per Franco hanno organizzato una manifestazione a lui dedicata in piazza Vittorio Emanuele a Vallo della Lucania. La commemorazione è stata strutturata sia tramite interventi di importanti personalità della battaglia antipsichiatrica che in tutta Italia coinvolge associazioni e famiglie, come Gisella Trincas, presidentessa dell'Unasam e Angelo Pagliaro della Rivista Anarchica, sia attraverso l'intervento di tanti artisti --attori, musicisti, associazioni e giornalisti che si sono stretti intorno alla famiglia, esprimendo la necessità di condannare questo accadimento.
Come ha spiegato al pubblico Grazia Serra, la nipote di Mastrogiovanni, secondo Hugo "la musica esprime ciò che non ha parole ma su cui è impossibile tacere": non una festa dunque, ma un modo di celebrare il dolore oltre le parole.Agnesina Pozzi dal palco ha denunciato il fatto che le persone presenti fossero ancora poche, chi è cilentano sa che purtroppo quel poco è già risultato in questi casi. La morte di Franco ha sollevato molti interrogativi, morali e legislativi, ma soprattutto ha messo in luce alcuni parametri culturali della società cilentana, che è risultata essere attonita ed incapace a reagire di fronte a queste palesi violazioni dei più elementari diritti umani. Nella platea assenti i medici e le istituzioni, a testimonianza dell'ignavia che attanaglia il potere costituito.
La piazza, composta da comuni cittadini, si è commossa ed ha riflettuto, al punto che alla fine della manifestazione le persone sono rimaste a parlare, a confrontarsi, a darsi ragione di uno stato di cose che ha condotto Franco alla morte e che rimane umanamente inaccettabile.
Fino a Novembre, mese in cui ci sarà il processo, il comitato ha intenzione di tenere accesa la luce, di provocare l'attenzione, per far si che non si dimentichi la vicenda.
5 AGOSTO 2010 - SERVIZIO DI TULLIA CONTE - 105 TV
Anti-Psichiatria
Gli esiti dell'attività di indagine della Commissione parlamentare presieduta dal senatore Marino, resi noti in questi giorni, non lasciano dubbi: deve essere immediatamente chiusa l'esperienza dei "manicomi criminali". D'altronde non sono solo le drammatiche condizioni in cui versano le strutture psichiatriche giudiziarie, degradate sotto ogni aspetto, a spingere verso la soluzione "definitiva" sollecitata dalla Commissione, ma, lo ricordiamo, lo impongono anche le vigenti norme. Dalla Legge 419 del 1998 al Decreto 230 del 1999, fino al DPCM del 2008, viene stabilito il superamento degli OPG attraverso un percorso, graduale ma ben cadenzato, di presa in carico degli internati da parte delle strutture territoriali del Servizio Sanitario Nazionale.
Vedi le fotografie scattate dalla "Commissione Marino" negli Opg (Ospedali Psichiatrici Giudizari) e la relativa rassegna stampa.
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