domenica 6 settembre 2009

La mia famiglia sotto attacco mafioso

Premessa:

Metodi mafiosi

«Nel nostro Paese esiste un fenomeno, segnalato sia da criminologi che giuristi, davvero preoccupante - la diffusione a macchia d’olio da Bolzano a Palermo del metodo mafioso di fuori dal suo habitat tradizionale, e cioè Cosa nostra, camorra e ’ndrangheta, all’interno del mondo dei colletti bianchi. Da Bolzano a Palermo ci sono centinaia di processi su associazioni a delinquere, comitati d’affari e network di potere che utilizzano il metodo mafioso, come strumento per condurre i propri affari e conquistare spazi di potere. Per questo sarebbe più corretto parlare non del concorso dei colletti bianchi nella mafia ma del concorso della mafia nel mondo dei colletti bianchi». Perché la mafia, o meglio il metodo mafioso, non sarebbe espressione delle classi popolari ma di quelle dirigenti. «Molte inchieste mostrano che il metodo mafioso si sostanzia nell’uso organizzato dell’intimidazione. Se si va a leggere l’articolo 416 bis, si accorgerà che il reato non si consuma solo con la violenza, l’uso delle armi è solo un’aggravante. Il legislatore è consapevole che ci sono mille modi altrettanto efficaci e incruenti di creare uno stato di assoggettamento diffuso e di intimidazione collettiva. Ti possono impedire di lavorare, di scrivere, ti possono ridurre sul lastrico, ti possono ridurre al silenzio. Ecco come il metodo mafioso si va diffondendo sempre di più».



Sintesi degli attacchi criminosi

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Rimuovere la mafia dal racconto sociale

Consuntivo degli attacchi criminosi subiti dalla mia famiglia in un biennio a scadenza semestrale atti a creare uno stato di assoggettamento e di intimidazione.

Personalmente: Furto di due motorini

Mia Madre (una donna di 85 anni) tentata truffa sull'uscio della casa l'ha salvata il cane che vive con noi.

Mio Figlio: Furto di motorino-furto di un computer contenente foto e dati personali.

Una mia Zia: Furto in casa-furto dell'auto

Un altra mia zia: Furto in casa-scippo della pensione (trattasi di persona anziana)


Al danno la Beffa

Personalmente ho subito in un anno almeno 30 fermi di polizia e vi risparmio le modalità con cui sono avvenuti ma sicuramente del tutto gratuiti. Praticamente per produrre informative finalizzate ad alimentare indagine sulla mia persona di consequenza controllo.


Estrema difesa

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La mia famiglia sotto attacco Mafioso

Non riesco a percepire se sia mafia-camorra sacra corona unita o ‘ndrangheta ma una cosa è certa trattasi di un entità di stampo mafioso malevole che cala sulla città con una pianificazione degli attacchi predisposti in consequenzialità temporale. Come elemento strategico il controllo del territorio e la criminalità , manovalanza funzionale al comando di Una piramide verticistica definita da un misto fritto di politici massoni-servizi deviati-lobby affaristiche.Un terminale umano in cui confluiscono tutte le informazioni decide le azioni criminose mirate-L'asse del male preposto dai vertici della piramide.

La storia ha inizio all’incirca sei anni fa quando decido di smettere con la droga.

Dopo una vita (35 anni) vissuti in estrema e continua tossicodipendenza in un attimo di lucidità o di lucida follia decido di smettere con le sostanze una delle motivazioni che mi spingono è quella di onorare lo sterminio di amici procurato dalle droghe. Prendo consapevolezza che esigo, per una condizione psicofisica particolare, un luogo di riflessione e di sostegno. Decido di contattare il Gruppo Abele di Torino (Don Ciotti). Riesco ad inserirmi in un programma denominato progetto uomo,inizio un percorso di riduzione del danno in comunità facendo un periodo di preaccoglienza presso una struttura nella città di Torino (Centro Crisi Prima Accoglienza). Trascorsa la preaccoglienza durata circa 40 gg. Entro in comunità con destinazione in una struttura alla periferia di Torino (Superga).

In questo luogo decido di smettere definitivamente con le droghe ma dopo una permanenza di due mesi per la mia condizione fisica diventa determinante il clima molto freddo che aggiunto al freddo interiore provocato dall’ astinenza definisce una condizione fisica insostenibile praticamente percepivo la morte fisica. Allora decido di tornare a casa predisponendomi mentalmente ad affrontare da solo il lungo periodo di astinenza ma anche in questo caso nonostante la ferrea volontà e la determinazione riesco a comprendere di aver bisogno di aiuto. Con sofferenza psicofisica entro in una comunità nella mia città (La Tenda) pur non condividendo il percorso da loro predisposto.

Trovo una situazione abitativa,strutturale disastrosa, insostenibile per la mia condizione. Decido di risolvere da solo l’astinenza con la consapevolezza di dover affrontare un lungo periodo di estrema sofferenza. Riesco a superare la fase acuta dopo sei mesi.Dopo un anno anche se non ancora in possesso di un definitivo equilibrio psicofico e nonostante una bassa percentuale delle mie facoltà intellettuali decido di rientrare al lavoro presso il Comune di Salerno dove prestavo servizio da 20 anni nel settore politiche sociali. Anche in questo caso si rendeva evidente che le mie difese psichiche erano compromesse. E proprio in questi luoghi dove la difesa dei diritti dovrebbe essere una norma vengo leso continuamente. A questo punto evito di aprire un ulteriore capitolo e mi attengo ad una estrema sintesi. Praticamente al Comune di Salerno chiunque non si allinea al pensiero politico vigente viene perseguito in tutti i termini. Un sistema mafioso che impera sulla città e nelle sedi amministrative-istituzionali di maggiore rilievo. Senza nulla togliere alla mia cultura acquisita negli anni di strada continuo il mio percorso facendo riferimento a dei valori insiti nella mia persona ma offuscati dalla continua esigenza della droga e di conseguenza del denaro per procurarla e prevale tra tutti il senso di giustizia di eguaglianza e la strenua difesa dei piu deboli socialmente. Nel mio percorso lavorativo evidenzio e denuncio pubblicamente tutte le ingiustizie e le razzie a danno della collettività che avvengono nei vari uffici di riferimento pertanto subisco un mobbing fisico estremo anche in termini economici da me definito un esilio forzato.

Procurato Esilio forzato Mobbing estremo
L'ostracismo e l'arroganza di una classe "politica" dirigente producono soprusi.


Durata dell'esilio 3 anni


Contemporaneamente definisco una progettazione rivolta al quartiere dove vivo e risiedo con la mia mamma ed un cane. Applico l’esperienza acquisita nel percorso lavorativo svolto presso i servizi sociali. Richiedo una struttura che mi viene affidata, mi viene concesso un contributo e mi viene “consigliato di relazionarmi all’amministrazione”, dopo una breve riflessione valutando ed analizzando gli accadementi nella città decido di rifiutare il contributo e rispondo che personalmente mi relaziono esclusivamente alle esigenze del quartiere e che sono disponibile a fornire una relazione anche settimanale delle attività.(rifiuto perché si rendeva evidente la richiesta dell’amministrazione che in sintesi mi chiedeva consensi politici) si decide di realizzare uno spazio sociale autogestito ed autofinanziato determinando alcune progettualità ed attività da svolgere nel quartiere. La fase strutturale si definisce dopo due anni di intenso lavoro fisico ed impegno economico con il coinvolgimento di alcuni ragazzi del quartiere.


Video sintesi fase strutturale del Laboratorio di Sperimentazione Sociale

Andrea un ragazzo rumeno che vive di lavoretti saltuari e nonostante la situazione precaria riesce a prendersi cura anche di due cani.
Conosciuto per strada gli propongo un lavoro di ristrutturazione da fare presso lo spazio sociale Laboratorio di Sperimentazione Sociale"prima struttura .
Si offre quasi volontario senza nulla pretendere intuendo il senso di uno spazio sociale autogestito.
Non ho molto da proporgli in termini economici faccio tutto quello che mi è possibile.
Alla fine dei lavori mi ripropongo di dargli un aiuto concreto inserendolo in qualche progettazione. Tento il possibile per tirarlo fuori dalla condizione di disagio economico in cui si trova ma a breve arriva anche lo sgombero dalla struttura creandomi ulteriori problemi economici.
Bene da questa esperienza posso dire che i rumeni sono un popolo fiero dignitoso e laborioso gli atti criminosi vengono prodotti dalle esigenze estreme che si trovano ad affrontare le quali determinano un notevole peso sulla loro vita, in molti casi deviano il percorso normale della vita.
Il video fa riferimento agli ultimi giorni di lavoro in totale 19. In quel tempo ho realizzato che tali spazi appartengono a chiunque rende lavoro gratuito per definirlo di conseguenza quello spazio appartiene anche ad Andrea ma poi è calato un azione malefica che ha reso vano tutto il lavoro e le prospettive progettuali in corso. Lo sgombero.
Attualmente ho perso ogni contatto con Andrea


Le attività svolte sono molteplice ed in prevalenza rivolte al quartiere inoltre sostengo un movimento disoccupati-ex detenuti attualmente avviati in un percorso formativo. Tendo ad evidenziare le razzie in atto a danno della collettività.


Salerno 23.01.009 Movimento disoccupati
Presidio alla società mista Salerno pulita.




"Quanto più debole sarà l'opposizione, tanto più duro sarà il dispotismo"Orwell, 1984


Salerno: i ragazzi del "Bronx"
Tra le molteplici attività svolte in totale autonomia dal laboratorio sociale "Bimbesquatters" si tentava di porci in maniera propositiva verso l'amministrazione pubblica per cui si segnalava ai servizi sociali l'esigenza di una progettualità finalizzata al lavoro rivolto ai ragazzi del quartiere, dove la disoccupazione giovanile è nella norma.L'amministrazione comunale accoglieva l'esigenza espressa istituendo un progetto di borsa lavoro a termine rivolto a giovani disoccupati affidando la gestione del progetto ad un associazione esterna. In contrasto con la nostra idea iniziale che prevedeva un progetto di borsa lavoro nel quale veniva incluso un corso di formazione per la costituzione e la gestione di una cooperativa di servizi rivolta al quartiere circostante come la gestione del verde pubblico, centri di raccolta per la differenziata,pulizia condomini etc....
La progettualità iniziale pianificata dal laboratorio sociale Bimbesquatters in relazione alle reali esigenze del quartiere dava disponibilità strutturale senza nulla a pretendere per la realizzazione del corso ottenendo molteplici risultati tra cui la responsabilizazione dei ragazzi, la somma erogata dalla borsa lavoro veniva impegnata nella costituzione di una cooperativa autogestita e con la disponibilità dell'amministrazione veniva sottoscritto una convenzione per la gestione del verde pubblico, per il centro di raccolta differenziata. Lavorando in questo senso avremmo risolto in parte il problema. Si optava per l'autogestione per evitare qualsiasi strumentalizzazione politica ma il sistema vigente in città si opponeva proprio perché la politica in atto è l'antitesi di quello che proponevamo, chi non da consensi politici e crea un velo di protezione viene ostacolato con infime strategie vedi sgomberi a seguire.
La fine del progetto dopo sei mesi con la conseguente deresponsabilizazione dei ragazzi creando un ennesima condizione fallimentare
Il sistema ha determinato ulteriori danni definendo la fine di una prospettiva di inserimento lavorativo pertanto la colpa di quello che accade a questi ragazzi in buona parte va attribuita al sistema politico vigente in città, ai servizi sociali totalmente assenti ed asserviti alla politica.
Risultato la borsa lavoro termina dopo 6 mesi e i ragazzi tornano per strada alcuni di essi attualmente in guai con la giustizia.
Attualmente bimbesquatters senza alcuna sede strutturale viene accolta dallo centro sociale "Asilo Politico" anch'esso sotto sgombero.
La struttura che si intravede nel video e la sede in cui il "laboratorio" bimbesquatters" subisce il primo sgombero i ragazzi svolgono il lavoro nei giardini circostanti la struttura.
Tentiamo di opporci con forza al disastro sociale in atto.
"Quanto più debole sarà l'opposizione, tanto più duro sarà il dispotismo"
Orwell, 1984


Foto-immagini attività rivolte al quartiere

Progetto multicolor gestito da Gisella all'interno della struttura





Salerno terra di conquista
Denunce pubbliche tese ad evidenziare razzie in atto


Salerno: La città conquistata
Mafiocrazia: I tentacoli sulla città

La piovra della cementificazione selvaggia
Appalti.lottizazioni e project financing: linee guida di una lobby politico-affaristica imperante.

L'approvazione del Piano Urbanistico e le sue varianti ha sancito l'ultimo atto che determina lo scempio e l'aggressione al territorio .
Un nucleo politico dispone e pianifica la privatizazione di aree pubbliche. Amministratori predisposti e compiacenti eseguono gli atti burocratici usando una legalità formale La città vive uno stato di narcosi permanente supportata dai media informativi locali il cui ruolo è esplicato nella evidenzazione di diversivi informativi. Intere aree publiche privatizzate (la città spalmata da project financing), lottizazioni delle colline (PUA-piani attuativi) e cementificazione selvaggia sono le linee guida di una lobby politico-affaristica che sovrasta la città e predispone i vari "attori".In una sintesi estrema l'azione imposta sottrae intere aree alla comunità salernitana (ed alla proprietà pubblica, con una graduale privatizzazione determinata dalle concessioni di lunga scadenza come avvenuto anche per il "Grand Hotel"), per consegnarla alla lobby speculativa politico-affaristica che dirige, gestisce ed impera ormai da anni. Praticamente le variegate consorterie mafiose predisposte, riunitesi in cartelli alle dipendenze di un nucleo politico direttivo si impossessano di aree pubbliche con il sostegno di incentivi. La privatizzazione pianificata.
Il disegno speculativo si rende evidente con la realizazione del crescent una struttura mastodontica assolutamente non proporzionale alla città una colata di cemento a pochi metri dal mare su suolo demaniale col benestare del piano urbanistico predisposto tutto determinato con una pianificazione decennale. Delle lottizazioni in parte definite con i piani attuativi PUA nessuno ne parla eppure toccano tutte le aree circostanti determinando le aree edificabili. la città Il popolo salernitano vive una narcosi permanente alimentata anche dall'informazione locale, di conseguenza la popolazione non esige alcuna spiegazione di come saranno gestite queste operazioni, dei soggetti coinvolti,delle modalità di accesso delle compatibilità ambientali dell'impegno di risorse economiche pubbliche e così via.Si percepisce che la pianificazione e la conseguente realizzazione del progetto conquista della città viene gestito da un nucleo politico-affaristico, amministrativo dirigenziale predisposto e da imprese edilizie costituitisi in cartelli che fanno riferimento al nucleo politico che governa la città. La città dovrebbe prendere consapevolezza che dietro ad ogni minima speculazione edilizia, al progetto di un porticciolo confluiscono molteplici interessi, denaro,banche,sindaci. incentivi pubblici regionali,nazionali ed europei e partiti protagonisti i cui nomi non compaiono mai sui cartelli affissi nei cantieri. In tutto questo attualmente esiste una destra apparentemente in opposizione ma che sicuramente con le molteplici e notevoli concentrazioni di interessi si otterrano convergenze politico-finanziare come dire la torta da spartirsi e congrua cè ne per tutti tranne per il popolo. E credetemi sulla parola tutto definito al di fuori delle sedi proprie Consigli comunali-regionali-provinciali si limitano allapprovazione di atti contestualmente disposti adottando un applicazione di legalità formale. La dissidenza viene perseguita con metodi mafiosi e furbizie illecite da un potere politico , amministrativo dominante che detiene i terminali istituzionali ed economici per cui controlla il flusso di denaro cittadino e decide la sorte di ogni singolo o famiglia.
In città niente o quasi e casuale tutto strategicamente pianificato finanche i movimenti di lotta diventano strumentali alla causa Lo stesso diritto agli spazi non si conquista più con la creatività alternativa ma con alleanze politiche promisque
compresi gli accadimenti criminosi ottimo diversivo usato dall'informazione locale.Non a caso l'informazione locale è ridotta ad un bollettino di crimini e di morte. La cattiva informazione-o l'informazione superficiale e distorta esplica un ruolo preciso nel profondere ignoranza politica nel popolo è un passaggio cruciale del controllo delle masse .L'ignoranza politica del popolo diventa funzionale al controllo ed i media informativi locali svolgono egregiamente l'azione diversiva supportando questo tipo di gestione deviando l'informazione ridotta ad un pilastro strutturale di un sistema capitalista o politico mafioso dove prevale l'interesse economico. L'azione mediatica (tv-radio etc) rileva il consenso ed in relazione a questo si definiscono le vari fasi pianificate precedentemente ed in molteplici casi il consenso viene forzato da accadimenti preconfezionati.




Subisco una persecuzione ad personam per il mio rifiuto di allinearmi al pensiero politico vigente(la città e amministrata in prevalenza da esponenti del pd uomini che dell’ideologia ne hanno fatto un opzional da usare a secondo delle esigenze),La persecuzione si consuma nello sgombero violento dalla struttura ma all’insorgere del quartiere schieratosi in difesa dello spazio l’amministrazione comunale decide di affidare una sede alternativa.



Il potere senza l'etica diventa sopruso.


Termina con questo atto infame, uno "sgombero violento", un percorso di attività e progettualità rivolte al sociale all'integrazione alla creazione di spazi autonomi e zone di creatività e di libera circolazione dei saperi. L'ostracismo politico-istituzionale che impera nella città di Salerno compie danni nell'indifferenza assoluta annullando i diritti fondamentali degli individui e della collettività. La città vive in uno stato di narcosi permanente bombardata da informazione manipolata ad uso e consumo di poteri occulti.



In evidenza

Devo sottolineare alcuni avvenimenti ed attività esterne, nonostante privi di struttura, sostenute dal Laboratorio Sociale:

A qualche settimana dallo sgombero si organizza nei giardini circostanti un pomeriggio dedicato ai bambini con musiche-pittura-giocoleria.

Una serata rivolta ai residenti con l’ascolto dal vivo di musica popolare e video immagini per bambini. Autofinanziamento in entrambi i casi.

Attività sperimentali nel quartiere.




La nuova destinazione strutturale

Anche in questo caso si prefigura un rapporto conflittuale con l’amministrazione.

Per definire la fase strutturale della nuova sede l’amministrazione affida i lavori ad una ditta esterna. Intervengo sottolineando che nel quartiere la disoccupazione è una condizione molto estesa e che molti ragazzi lavorano nell’edilizia per cui affidare i lavori ai ragazzi del quartiere permettendo un minimo guadagno si rendeva un azione sociale utile ed un impegno lavorativo a chi soffriva una condizione di non lavoro oltretutto andavano a definire strutturalmente uno spazio destinato a loro e tutto ad un costo per la collettività di molto inferiore alla prima richiesta. Anche in questo caso riesco a coinvolgere un gruppo di ragazzi del quartiere.
Definita la parte strutturale una sera a due giorni dall’apertura con qualche amico stavamo riorganizzando i computer e la rete interna controllando che tutto funzionasse. Sapevamo che il Sindaco nella persona di Vincenzo De Luca doveva inaugurare la struttura da cui ci aveva sgomberato che praticamente sita a pochi metri.
All’improvviso ci vediamo comparire quest’uomo alle spalle che farneticava cose tipo che sono questi disegni-che è questa autonomia etc…(i muri erano coperti da murales e vi era qualche manifesto in cui si evidenziava l’autonomia e l’utogestione della struttura)poi avvicinatosi ai computer grida che noi guardiamo pornografia in rete. Una falsità enorme perché l’amico che era con me stava definendo un volantino di invito per la prossima inaugurazione personalmente stavo sul sito della repubblica dove in prima pagina dava la notizia di un hostess che aveva tentato uno spogliarello sull’aereo ma niente di pornografico forse un po succinta.
Aggiunse che quel luogo doveva chiudere dando ordine ai servitori in divisa di sgomberare lo spazio nonostante uno degli sgherri aveva verificato la pagina web su cui stavo navigando.

Tutto sembrava uno spettacolo dei pupi siciliani, tutto predisposto.Una stretegia pianificata tesa a perseguire chi non si allinea al pensiero politico-mafioso vigente in un estrema sintesi aveva realizzato in pochi attimi la totale esclusione fisica da qualsiasi attività sociale ed aveva sottratto al quartiere uno spazio in cui si poteva apprendere consapevolezza degli avvenimenti politici, risolvere alcune problematiche che affliggono i residenti etc…

(Da dire che personalmente non sono nè un santo nè un prete è come ogni essere umano ho una mia dimensione sessuale, il mio orientamento che esplico nel rispetto delle persone, con adulti consezienti esente da qualsiasi tipo di mercificazione)

Il potere senza l'etica diventa sopruso

Il percorso intrapreso viene ostacolato da un ennesimo sopruso perpretato dal primo cittadino a danno della città e del quartiere ordinando un ulteriore sgombero accusando i presenti di pornografia inveendo contro alcuni manifesti in cui si indicava l'invito all'inaugurazione di una zona autonoma esente dal protezionismo politico vigente-da dire che il video porno accusato altro non era che un articolo di repubblica con video di una hostess che accennava ad uno spogliarello nella cabina di pilotaggio. Lo spazio era fornito di una rete lan wi-fi con connessioni multiple e tutto avveniva su un portatile personale inoltre le attività erano ancora chiuse al pubblico in attesa della data prestabilita per l'inaugurazione.
Laboratorio di sperimentazione sociale



Esposto in procura conseguente Richiesta Archiviazione
Visto l'accanimento e la persecuzione reiterata diretta alla mia persona e famiglia decido, alfine di tutelarmi per il futuro, di presentare un esposto alla Procura della Repubblica anche se non credo molto al percorso legale intrapeso perchè l'uomo da cui ho ricevuto l'offesa e l'infamia è molto pre-potente, in termini istituzionali-politici ed economici, infatti a consolidare questo mio timore arriva, a distanza di circa un anno dai fatti sopra descritti, la richiesta di archiviazione redatta con futili e non veritiere motivazioni che avrei potuto impugnare. Mi astengo perchè credo che una mia ennesima azione legale non farebbe altro che alimentare ulteriormente questo personaggio a me ostile e per evitare di giocare su una campo a lui compiacente ( se si pensa che è riuscito, con una legge beffa approvata in parlamento, a far distruggere delle intercettazioni telefoniche prove decisive in un processo a suo carico).

Elenco le inesattezze contenute nella Richiesta di archiviazione.

All'atto dell'irruzione del Sindaco nella struttura vi erano due pc di proprietà del sottoscritto di cui un portatile (il computer "incriminato) privo di hard disk e veniva usato con un cd di avvio esterno con os. linux. Sottolineo che il suddetto pc era privo di hard disk a causa dello smarrimento di un connettore che congiunge l'hd con il processore. avvenuto qualche anno addietro, pertanto alfine di rendere utilizzabile almeno il processore veniva avviato con un cd esterno con sistema operativo linux. L'azione comporta la non tracciabilità dei dati anche perchè privo di spazio memoria. Questo rende inesatta l'ipotesi di manomissione come da richiesta di archiviazione a sostegno posso aggiungere che anche i vigili urbani presenti all'atto dell'irruzione richiedevano la visione del portatile e constatavano l'impossibilità del rilevamento delle azioni, Inoltre i rilevamenti effettuati dalla G.F. venivano operati sull'altro pc (desktop) computer estraneo alla vicenda oltre che l'orario dell'operazione evidenziata non coincide con l'orario dell'irruzione.

Il Sindaco è entrato nella sede senza qualificarsi. Il paradosso è che subisco un sopruso, scaturito per una rivalsa personale, chiaramente parte di una strategia pianificata. Se il merito della questione è cosa stavo facendo nel momento delll'irruzione sicuramente è falsa la versione del Sindaco è posso provarlo per la parte restante non sono nè un santo nè un prete e vivo la mia dimensione sessuale liberamente e pratico il mio orientamento sessuale con persone adulte e consezienti esente da qualsiasi tipo di mercificazione e nel rispetto della collettività.

NB:Dietro al documento ho aggiunto una nota personale scritta per il mio avvocato

Richiesta archiviazione (documento Orig.)




Video Infamily day continua

Antefatto:All’atto dello sgombero dalla struttura di via Capone tutto il materiale venne depositato presso il comando dei vigili urbani.

Aprile-Maggio 2009 a distanza di un anno dallo sgombero subito il Laboratorio di Sperimentazione Sociale “Bimbesquatters” si appresta a recuperare presso il comando dei vigili urbani il materiale composto da tre scrivanie cinque poltrone un barbecue un tavolo e quattro sedie

due climatizzatori ed un tabella luminosa installati nella struttura.

All’atto del ritiro presso il comando dei vigili urbani si rende evidente il sopruso e il disprezzo di una classe dirigente (Primo cittadino e suoi affiliati) nei confronti di chi tenta di agire nel rispetto della legalità in maniera autonoma senza alcun asservimento politico ma relazionandosi esclusivamente alle esigenze della città.

Mancano le 5 poltrone il barbecue il tavolo e le quattro sedie il materiale restante in pessimo stato detenuto all’intemperie tutto volutamente .. Il comando dei vigili urbani aveva offerto di acquistare la parte del materiale detenuto esprimendo un sentimento pietoso inaccettabile .Il principio era che quel materiale acquistato per un uso collettivo rivolto al quartiere non doveva essere finalizzato ad interessi individuali per consequenzialità di pensiero si è ritenuto opportuno seguire la linea iniziale che indicava l’uso colettivo decidendo di cedere il materiale ai ragazzi del centro sociale Asilo Politico o in alternativa ad una struttura per il recupero tossicodipendenti. Provvisoriamente depositato presso una struttura in via de renzi in attesa della nuova destinazione del centro sociale Asilo Politico.

Infamily Day continua Recupero materiale




Una nota personale:

Le persone non riescono a comprendere che l’offesa rivolta al sottoscritto e tutti i soprusi sono indicatori precisi di come si vive in una città intrisa di mafia politica.Un uomo politico potente istituzionalmente ed economicamente che persegue un altro uomo devastato dalla droga in termini fisici ,economici e relazionali , in qualsiasi altra città avrebbero alzato le barricate a difesa dell’ultimo. Il sistema politico è relazionato esclusivamente agli interessi di conseguenza le organizzazioni criminali attecchiscono divenendo strumentali. Tutto è avvenuto con un arroganza insostenibile consumando strategie indegne. L’azione lesiva è rivolta alla città tutta perché sono stati colpiti dei diritti è questo non si deve permettere oramai la maggioranza dei salernitani vivono uno stato di narcosi permanente e non riescono a percepire passaggi di vita cittadina fondamentali. i quartieri sono in balia di una politica infame che fa leva sulle esigenze e pur di ottenere consensi commette soprusi. La regia è unica gli appalti accusatori finalizzati ad una gratuita persecuzione sono pratiche quotidiane. Rilevano video,foto,immagini di vita quotidiana inserendoli in un contesto accusatorio-persecutorio o quantomeno rendono il soggetto passabile di indagine di conseguenza controllato, fanno leva sulla morale vigente. Fanno ridere perché credono che il pensiero mafioso si esplica per le strade o nei bar o per telefono sono altri i luoghi in cui si realizzano strategie e pianificazioni di stampo mafiose-barche ville aerei etc…la parte restante tutto codificato. La sicurezza percepita che poi non è affatto sicurezza, i soprusi,i crimini i reati si consumano in maniera mirata.

Personalmente sto chiudendo un ciclo della mia vita estrememante delicato e dedicato alla mia città. Ho tentato di realizzare qualcosa di concreto per la Città per le tossicodipendenze in particolare ma la follia e l’isteria di un uomo asservito a poteri occulti me lo ha impedito anche se non appaiono i meccanismi di cui sono rimasto vittima sono molto complessi ma una cosa la posso dire ed è quella di averci provato con le proprie forze senza nulla chiedere.


Per terminare riprendo un vecchio articolo da me pubblicato il 30/06/2008 15:31 noblogs and blogspot


Salerno

La novella S.P.E.C.T.R.E. salernitana

Salerno e la regia "politica" occulta
(la novella S.p.e.c.t.r.e. un organizzazione di “potere politico-affaristico”
piramidale e verticistica)

Doveroso un ulteriore premessa personale:
Sicuramente con l’atteggiamento politico intrapreso e sostenuto mi ritrovo una città ostile [sedi istituzionali-segreterie politiche etc…] in maggioranza allineata al pensiero unico vigente
Personalmente mi limito ad analisi socio-economiche locali, relazionate agli accadimenti politici istituzionali nazionali, tese ad evidenziare i meccanismi contorti che regolano la vita amministrativa quotidiana della città senza tralasciare approfondimenti di politica generale osservazioni che diventano lesive per i molteplici interessi di lobby di potere preposte determinando una persecuzione alla persona che viene pepretata a tutti i livelli, istituzionali compresi, in città si sono consumati altri casi di persecuzione ad personam terminati con la rovina economica di interi nuclei familiari e passati nell’indifferenza generale. Sicuramente l’azione svolta è supportata da un pensiero estremo di vita ma la libera esplicazione delle idee politiche qualunque siano la loro collocazione è un diritto di ogni uomo pertanto le pratiche ostative in atto diventano linfa vitale ed indicatori precisi.
Oramai la città è preda indifesa e noi tutti ostaggi di un potere occulto consentito da una incerta “politica” che sovrasta e si relaziona esclusivamente agli interessi economici .
In città si vive un clima di apprensione senza prospettive di lavoro concrete per i giovani, le persone hanno timore di esprimere le loro posizioni politiche,il clientelismo la fa da padrone lavoro in cambio di consensi, gli accadimenti ultimi di una gravità assoluta per niente commentati passati quasi in una rassegnazione generale vedi
-furto alle poste centrali-
-rapine reiterate al nucleo ospedaliero centrale-
-omicidio al centro della città-
-sparizione della madre di un noto imprenditore e suo collaboratore domestico-
-ritrovamenti di notevoli quantitativi di droga nel porto-
-disastri ambientali-
-emergenze pianificate-
-cementificazione selvaggia-
-un susseguirsi di suicidi a dir poco misteriosi-
-graduale privatizzazione di servizi pubblici vedi impianti sportivi a venire servizi sociali-
-la città spalmata da project financing che in una sintesi estrema si possono tradurre in privatizzazione di strutture o intere aree pubbliche con il beneficio di incentivi-
-denaro pubblico reso volutamente invisibile per ottenere una maggiore agilità nella razzia-
Le emergenze diventano funzionale ad una politica occulta determinando passaggi mentali atti alla rassegnazione definendo soluzioni in delega, vedi rifiuti, sicurezza.
La stessa azione di sgombero. di spazi sociali autogestiti attuata con
infima strategia tesa a ledere la credibilità individuale facendo leva sulla morale pubblica si deve ritenere un attacco ai diritti collettivi, eseguito con squallide modalità da un uomo la cui mente devastata dal potere ha perso qualsiasi dimensione umana che per diversivo mediatico evidenzia la sua permanente campagna politica a contrastare ed esercitare il sopranominato potere su persone in estremo disagio, prostitute, parcheggiatori abusivi,questuanti, rom, imigrati ex tossicodipendenti facendo passare un messaggio mediatico infame ed infamante per l’umanità che il male delle città è prodotto unicamente da loro. La manipolazione dei media informativi, diversivi come controllo dell’informazione metodologie obsolete applicate con infime modalità.
Un uso improprio della legalità, la legalità formale produce illegalità diffusa, servi di poteri economici occulti.
Nei quartieri già degradati strutturalmente volutamente ghettizzati dove la disoccupazione giovanile è dilagante basta far leva sulle esigenze quotidiane e si ottengono consensi politiche infame che annullano lo stato cognitivo - emotivo degli uomini.


La manipolazione dei pensieri. Il controllo delle masse.
Esiste un regia occulta anche dell’inciucio la quale produce un serrato controllo degli umori come diversivo
Il sistema “politico-mafioso” funziona in questi termini praticamente predisposto un terminale umano in cui confluiscono tutte le informazioni quotidiane le persone non allineate vengono evidenziate e tracciate famiglie comprese, un asse del male preposto progetta e pianifica azioni ostative a vari livelli che tendono a creare problemi ed esigenze primarie ottenendo l’occupazione di un notevole spazio psicofisico del perseguito. Nel caso di mancato esito dell’intento si prosegue con azioni fisiche che spaziano dalla semplice intimidazione fino all’attacco fisico anche terminale. Le informazioni vengono attinte da svariate fonti
dai cosiddetti pizzini
da supporti tecnologici di controllo, microspie,intercettazioni,tracciati informatici,video sorveglianza etc…
a questo si aggiunge il controllo fisico del territorio.
Percezioni extrasensoriali indicano una fluidità tra lobby affaristiche è politica .
Sono in possesso di un notevole potere economico-“istituzionale”. Uno stato nello stato esente da qualsiasi regola relazionato esclusivamente ad interessi economici e potenziamento del controllo delle masse il quale esprime un azione diretta sul territorio. La criminalità minore o piccola criminalità diventa manovalanza strumentale. Tutto in una fase embrionale che tende ad acuirsi nel tempo.
Dalla P2, alla CIA, alla Spectre , novella apparsa sulla scena dei crimini, alla Struttura Delta. E’ il versante tanto amato ed usato dalle centrali “politiche” totalitarie che con questo sistema sotenuto dai mass-media locali e nazionali, confezionano e pianificano i percorsi da seguire e si impossessano delle città.

La città vive con una kappa sovrastante che limita il pensiero, una lobby politico affaristica predominante.
Niente di quello che accade è casuale tutto parte di una strategia finalizzata agli interessi di pochi precisa e pianificata nel tempo.
Tutto questo per comodità di pensiero viene definito il sistema politico attuale è evidente che si tratta di uomini organizzati tra loro che consumano furbizie illecite senza alcun rispetto per l’umanità applicando una metodologia mafiosa.
Il nucleo stratega è politico-affaristico la parte restante è strumentale.
La città vive uno stato di narcosi .
Vige la sospensione permanente dei diritti
Il mondo della droga in confronto diventa un limbo.

NB:praticamente avevo previsto gli accadimenti
Luigi Donadio

Ps: Passatemi l'estrema personalizzazione e solo per rendere il concetto di Mafiosità che vige nella città di Salerno.

L'articolo è da definire.

to be continued

Salerno 6/09/2009 ore 22,24

Luigi Donadio