Christiania, nota anche come Città Libera di Christiania, è un quartiere parzialmente autogovernato della città di Copenaghen, Danimarca,che ha stabilito uno status semi-legale come comunità indipendente.Venne fondata nel1971, quando un gruppo dihippieoccupò un'area costituita da edifici militari abbandonati. Una delle persone più influenti del gruppo era Jacob Ludvigsen, che pubblicava un giornale anarchico, che annunciò ampiamente la proclamazione della Città Libera. Per anni lo status legale della zona è rimasto avvolto nel limbo, mentre il governo danese tentò, senza successo, di rimuovere gli occupanti.Più di una cinquantina di collettivi diversi esercitano attività artigianali, culturali, teatrali ecc. Christiania ha il suo asilo, la panetteria, lasauna, la fabbrica di biciclette, la tipografia, la radio libera, degli atelier di restauro, il cinema, bar, ristoranti, luoghi di spettacolo.
Famosa per la sua via principale, nota come Pusher Street, dove l'hashish veniva venduto da chioschetti permanenti fino al2004, Christiania ha comunque delle regole che vietano le droghe pesanti. Christiania ha negoziato un accordo con il ministero della difesa danese (che è ancora proprietario del terreno) nel 1995, e i residenti non pagano tasse.
Una assemblea si è svolta presso il Forum Klima a Copenhagen. In cui si chiede la libertà per il popolo detenuto dopo i raid a Copenhagen. Discorso di persone provenienti da Klimaforurm, Via Campesina e Action Climat.
La giornate Reclaim the Power, suddivisa in 3 blocchi, il bike block, il green blok e il blue block. Questo filmato documenta il concentramento e l'immediata dispersione del green block. La polizia interviene duramente con qualche centinaio di arresti, ma qualcuno riesce a cavarsela.... "with a little help from my friends".
16.12.2009 Reclaim the power-enter the Bella Center
Il 16 dicembre i vari blocchi con diverse strategie cercano di entrare nella zona COP15 in Bella Center . Da diversi punti di partenza dei gruppi tentano di superare i recinti ben protetti per mostrare la loro protesta ai delegati del vertice.La polizia in forza, vale a dire manganelli e spray al pepe, ha fermato il tentativo. Il vertice ha avuto luogo outsinde il Centro Bella. Successivamente la manifestazione tutta è tornata in città.
Alle ore 12 un corteo di 500 persone (arrivera' fino a 1000) parte da Isrlael plads. Il corteo si muove in direzione del ministero dell'interno, attraversando il centro cittadino a ritmo di samba e avendo una buona visibilita'. A differenza dei giorni precedenti, i manifestanti riescono a tenere le fila del corteo facendo dei cordoni laterali.
PRESENTAZIONE DI MOLTITUDINE INARRESTABILE (Blessed Unrest - Pawl Hawken) SOTTOTITOLI ITALIANO
Pawl Hawken parla del suo ultimo libro Blessed Unrest, (il libro in italiano ha come titolo "Moltitudine Inarrestabile", come il piu' grande Movimento della storia del mondo è nato e perchè nessuno lo ha visto arrivare. Una parte del libro in italiano è ora consultabile su www.moltitudineinarrestabile.it. Si puo acquistarequi
“Mare nostrum” e' un film-inchiesta che rende evidente alcuni aspetti dell'incostituzionalita' della legge sull'immigrazione (la 189 del 30 luglio 2002) detta Bossi-Fini-Mantovano. Alcune immagini di questo film hanno permesso alla magistratura salentina di istruire un processo contro i gestori di un "Centro di permanenza temporanea" gestito dalla Curia arcivescovile di Lecce, la Fondazione "Regina pacis". La durata della versione italiana e' di 59 minuti. Si tratta di un progetto completamente autoprodotto, realizzato con diverse tecnologie digitali nell'arco di oltre cinque anni e costato oltre 25 mila euro. Realizzato e prodotto da Stefano Mencherini, che firma dopo Dante D'Aurelio anche la fotografia (il montaggio e' di Leida Napoles e Mario Chavarria), il documentario e' un viaggio in presa diretta nell'Italia dei diritti negati agli stranieri. Download video
Centri di Identificazione ed Espulsione
CPT[1], acronimo di Centri di Permanenza Temporanea, è uno spazio fisico chiuso in cui vengono trattenuti con la forza gli immigrati irregolari nell’attesadi essere espulsi. Attualmente la nuova denominazione che hanno assunto tali centri è CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) [2], anche se tutti continuano a chiamarli CPT.
La normativa
I CPT nascono in seguito all’adozione di politiche migratorie in sede comunitaria, ratificate con l’accordo di Schengen(1995). Tuttavia già da qualche anno prima le politiche nazionali avevano cercato, attraverso misure via via più restrittive, di regolamentare i flussi migratori.
La prima legge italiana che disciplina il fenomeno migratorio è la
n°943 del 1986: riconosce il diritto al ricongiungimento familiare
e introduce il concetto di sanatoria. La successiva “legge Martelli” (n°39 del 1990)è invece il primo tentativo di regolamentazione e programmazione dei flussi migratori, che però non prevede alcuna misura di integrazione. La “Martelli” introduce per la prima volta il concetto di espulsione: la Prefettura dispone l’espulsione del migrante, il quale ha 15 giorni di tempo per lasciare la penisola, a meno che non debba essere accompagnato direttamente alla frontiera per problemi di ordine pubblico.
Dopo l’incredibile flusso migratorio di albanesi verso l’italia(1991), nel1995il “decreto Dini” (decreto legislativo 498, che però verrà lasciato cadere e non verrà convertito in legge) prevede che il Ministero dell’Interno possa individuare edifici e strutture in cui rinchiudere i migranti sottoposti all’obbligo di dimora.
La “Turco-Napolitano”
Nel1998viene approvata dal governo di centrosinistra la legge “Turco-Napolitano”(n°40 del 1998)che istituisce i CPT. Questa legge diminuisce la possibilità di espulsione, aumentando per contro quelle di accompagnamento alla frontiera. Ciò può avvenire per disposizione del Ministero dell’Interno, per ordine pubblico o per la “sicurezza dello Stato” e per disposizione del Prefetto, nel caso in cui allo straniero sia già stato intimato di lasciare l’italiae lui non abbia adempiuto, ma anche se lo straniero non è in possesso di alcun documento valido o se si ritenesse che lo stesso possa sottrarsi all’esecuzione dell’espulsione. In questo caso egli potrà essere “trattenuto”[3](leggasi detenuto) presso il CPT più vicino, “per il tempo strettamente necessario” ad eseguirne l’espulsione (in molti casi trattasi di vere e proprie deportazioni forzate). Resta ugualmente l’ordine di lasciare il territorio senza accompagnamento alla frontiera nel caso in cui lo straniero sia alla sua prima espulsione o anche se, pur avendo un documento valido, si ritenga che il migrante non abbia avuto un buon inserimento sociale. E’ da rilevare che la stessa legge introduce la carta di soggiorno per immigranti presenti inItaliada 5 anni, vengono facilitati i ricongiungimenti familiari, introdotto l’istituto dello sponsor, sviluppate delle forme di garanzia sulle condizioni di lavoro e sulle loro prestazioni previdenziali.
La “Bossi-Fini”
Nel luglio2002il governo di centro destra approva la cosiddetta “Bossi-Fini”(legge n°189). Questa legge, nettamente peggiorativa della precedente, riduce le possibilità di entrare regolarmente in Italia, rende molto difficoltoso il ricongiungimento familiare e lega il permesso di soggiorno al contratto di lavoro. In pratica la “Bossi-Fini” sembra voler produrre appositamente clandestinità e quindi docile manodopera, facilmente ricattabile, per gli imprenditori italiani. Secondo tale legge il trattenimento nei CPTdovrebbe durare 30 giorni più altri eventuali 30 giorni di proroga (nella realtà quei 30 giorni di eventuale proroga divengono la regola e non l’eccezione). Se entro quei 60 giorni il detenuto non viene rimpatriato, è rilasciato con l’obbligo di lasciare il paese ma se non lo fa entro 5 giorni scatta il reato di clandestinità e l’arresto. La Bossi-Fini supera i centri di accoglienza (CDA), pensati come aperti e istituiti dalla “legge Puglia” del1995, di fatto sostituendoli con “centri chiusi” denominati CdI (Centri di Identificazione), in cui vengono trattenuti i richiedenti asilo politico [4].
”Nuovi” centri per immigrati: CARA e CIE
Con il DPR 303/2004 - D.Lgs. 28/1/2008 n°25, il governo Prodi ha istituito i CARA (Centri di Accoglienza Richiedenti Asilo). Sussessivamente l’ennesimo e ultimo governo Berlusconi, inserendo varie normative nel mezzo delle infinte “leggi sicuritarie” (decreto legge23 maggio2008, n. 92), ha sostituito la denominazione CPT con l’acronimo CIE (Centri di Identificazione e di Espulsione), l’aggravante di clandestinità per gli irregolari che compiono reati e militarizzato i CPT con l’utilizzo dell’esercito avente il compito di presidiare questi siti.
CPT\CIE:cosa sono e dove sono
”Dalle sbarre dei CPT scappare è un diritto. Abbattere questi campi è la prima urgenza [...] verrà una generazione che sputerà in faccia ai persecutori di oppressi ed esalterà i pochi nomi di italiani da salvare dal macero” (Erri De Luca).
L’istituzione dei CIE (Centri di Identificazione ed Espulsione) supera le distinzioni, spesso solo formali, tra CPT e CdI (Centri di Identificazione). I centri attualmente si configurano sempre più come entità “polifunzionali”, assolventi, in maniera distinta, sia le funzioni di CPT che di CdI.
Cosa sono
Secondo la legge il CPT ideale dovrebbe essere recintato da un muro di 3 metri e sormontato da una rete metallica, dovrebbe essere sorvegliato da telecamere e dotato di impianto di illuminazione. All’interno dovrebbero essere presenti 3 zone distinte: un ingresso, un centro direzionale e una zona di intrattenimento “ospiti”.
Quali tipologie di persone possono essere “trattenute” nei CPT?
I richiedenti asilo che hanno presentato domanda dopo decreto di espulsione o comunque in attesa dell’esito del ricorso[5].
I migranti senza permesso di soggiorno o col permesso di soggiorno scaduto.
I migranti ritenuti pericolosi, quelli appena uscita dal carceree quindi non in possesso del permesso e anche quelli che, secondo, l’autorità, presumibilmente non lasceranno l’Italia anche se sottoposti ad espulsione.
I migranti condannati ad una certa pena e a cui è stata aggiunta anche l’espulsione.
Chi non può essere espulso?
I minori.
Le donne incinte (o con bimbo di età inferiore a 6 mesi) e il convivente.
Chi coabita con convivente o parente stretto che ha appena ottenuto la cittadinanza italiana.
Migranti che, seppur senza documenti, si presume rispetteranno le ordinanze di espulsione.
Dove sono
Attualmente sono in funzione 10 CIE (ex-CPT):
·Bari-Palese -, area aeroportuale – 196 posti. Ente gestore: Croce Rossa Italiana
Ufficialmente oltre ai CPT\CIE esistono altre due tipologie di strutturate atte al “trattenimento” dei migranti. Seppur aventi funzioni diverse non è difficile immaginare una confusione tra le varie tipologie di strutture, anche perché la stessa struttura può avere una doppia o tripla funzione, dipendente in primo luogo dalla vaghezza con cui vengono definiti:
1)CDA. Il Ministero degli Interni definisce i CDA come delle “strutture destinate a garantire un primo soccorso allo straniero irregolare rintracciato sul territorio nazionale. L’accoglienza nel centro è limitata al tempo strettamente necessario[6]per stabilire l'identità e la legittimità della sua permanenza sul territorio o per disporne l'allontanamento”.
2)CARA. Per il Ministero i CARA “sono strutture nelle quali viene inviato e ospitato per un periodo variabile di 20 o 35 giorni lo straniero richiedente asilo privo di documenti di riconoscimento o che si è sottratto al controllo di frontiera, per consentire l’identificazione o la definizione della procedura di riconoscimento dello status di rifugiato”.
Con decreto del ministro dell’Interno vengono utilizzati per le finalità dei Centri di accoglienza per richiedenti asilo anche i CDA di Bari e Siracusa.
Problemi gestionali
Buona parte dei CPT\CIE vengono gestiti dallaCroce Rossa Italiana, altri dalla Confraternita della Misericordia, altri ancora da cooperative come la Cooperativa Albatros, il Consorzio Connecting People ecc.
Il meccanismo dell’appalto fa sì che la gestione venga assegnata agli enti che chiedono meno denaro, anche se ciò non significa miglior gestione.Come hanno fatto rivelato diversi rapporti stilati daAmnesty InternationaleMedici senza Frontiere, nei CPT sono state numerosissime le irregolarità amministrative, strutturali e gestionali che hanno comportato numerose violazioni dei più elementari diritti umani (mancanza di informazioni legali, cibo scadente, violenze, mancata assistenza medica, provocazioni, abuso di psicofarmaci, mancato rispetto delle culture\religioni, mancato rispetto della legalità (trattenimento di minori, donne incinte, persone con permesso di soggiorno in regola, mancata informazione legale o deliberata disinformazione ecc.)ecc.. Più volte, organizzazioni varie eattivisti antirazzistihanno denunciato numerosi casi di violenza ad opera delle forze dell’ordine, spesso protetti o non denunciati dagli stessi enti gestori ([1], [2], [3]), determinando la chiusura del CPT di San Foca([4]), quello di Agrigento e il CdI di Otranto.
Gli enti gestori devono garantire l’amministrazione (registrazione ospiti e visitatori, relazioni al Ministero, custodia ed effetti personali…) e un’assistenza generica (mediazione culturale e linguistica, rapporti con le istituzioni, assistenza sociale e psicologica ecc.). Ma poiché è difficile, se non impossibile - per le ONG, politici,antirazzisti, giornalisti ecc.- poter entrare all’interno dei CPT e verificare il rispetto di queste norme, risulta chiaro che frequentemente questi servizi sono carenti o del tutto assenti, contribuendo a gettare più di un’ombra oscura sulle cosiddettedemocrazieoccidentali.
Il ruolo della Croce Rossa Italiana
La CRI italiana gestisce molti CPT\CIE: il guadagno che ne sovviene all’organizzazione “umanitaria” [7], la complicità nella detenzione di individui che nulla hanno fatto, se non al limite aver compiuto un reato amministrativo, la complicità con le forze di polizia, l’abuso di psicofarmaci come mezzi di contenzione dei migranti più “caldi” [8][9], mettono fortemente in dubbio l'"umanitarietà" delle loro azioni, svelando l'intima complicità con le istituzioni.
Il coordinamento per la Pace e gli anarchici del FAI svolgono un presidio davanti al CIE (ex-CPT) del Vulpitta il 28 dicembre 2008, nono anniversario della strage, per chiederne la chiusura. Gli immigrati da dietro le sbarre denunciano le loro condizioni.
Bologna: Corteo NO CPT scontri con la polizia
Corteo a Bologna contro i CPT. I manifestanti vengono a contatto con la polizia che blocca il passaggio verso il CPT. Parte una dura carica.
Milano: pestaggio e sciopero al CPT di via Corelli
5 aprile 2009 Da Radiocane. Intorno alle 22,30 di oggi i detenuti del lager di via Corelli a Milano si sono ribellati alle condizioni di vita e alle terribili privazioni a cui sono forzatamente sottoposti salendo in massa sui tetti dei gabbiotti nei quali sono rinchiusi. In diretta, mentre un testimone denuncia i continui pestaggi e i soprusi delle guardie che avvengono quotidianamente all'interno del lager e le condizioni di vita, la polizia picchia di nuovo senza nessun motivo i reclusi con bastoni e fucili ferendo alcune persone. Ascoltate, ascoltate bene. Poi date retta ai vostri nervi, al vostro cuore e alla vostra voglia di libertà. articolo tratto da Macerie
Cpt di corso Brunelleschi a Torino
L’appello video trasmesso clandestinamente da dentro il Cpt di corso Brunelleschi a Torino e caricato su Youtube è stato visto da oltre 1200 persone in tre giorni. Da Macerie
REPORTAGE DAL CIE DI TORINO
Viaggio tra i migranti che attendono di conoscere il loro destino
Per la prima volta in un film, la voce diretta dei migranti africani sui crimini della polizia libica. Un film di R. Biadene, A. Segre e D. Yimer. Una produzione Asinitas Onlus in collaborazione conZaLab. Anteprima alMilano Film Festivalil 16 settembre 2008 e a Roma il 23 settembre.“Come un uomo sulla terra” è un viaggio di dolore e dignità, attraverso il quale Dagmawi Yimer riesce a dare voce alla memoria quasi impossibile di sofferenze umane, rispetto alle quali l’Italia e l’Europa hanno responsabilità che non possono rimanere ancora a lungo nascoste.
1.↑Il nome completo sarebbe CPTA, ovvero Centri di Permanenza Temporanea e di Assistenza, ma quella A non è mai stata considerata e citata. Il paradosso del termine CPT sta nel fatto che il termine “permanenza” indicherebbe una certa stabilità, mentre “temporanea”, al contrario, indicherebbe uno stato di precarietà. Quindi, come si può essere stabili e precari allo stesso tempo? Non a caso Marco Rovelli, inLager Italiani, gli ha definiti un "non-luogo".
2.↑"La nuova denominazione trova giustificazione nelclima xenofoboed emergenziale oggi imperante in Italia. In questa maniera il governo Berlusconi intende trasmettere l’idea che d’ora in poi i migranti saranno trattati alla stregua di criminali, quindi non potranno che essere identificati ed espulsi. In realtà, oggi come ieri, i CPT\CIE assolvono alla medesima funzione repressiva; il cambio del nome indica solo che oggi la repressione può e deve essere mostrata ed enfatizzata, perché genera consenso alla classe politica che attua tali misure".
3.↑ E' interessante rilevare come il linguaggio legislativo si nutra di eufemismi paradossali come “trattenere, “ospiti” ecc. Questo linguaggio, per assurdo, anziché celare, svela la sua vera natura: “i paradossali eufemismi, piuttosto che nascondere la realtà sembrano mostrarla in tutta la sua evidenza” (Marco Rovelli,Lager Italiani, pag 194).
4.↑Il diritto internazionale prevede il trattenimento del richiedente asilo come un fatto eccezionale, ma la Bossi-Fini lo ha trasformato nella regola.
5.↑ I migranti hanno la possibilità di ricorrere in appello contro l’espulsione, ma ciò non blocca il decreto di espulsione. Paradossalmente potrebbe essere riconosciuto il diritto di asilo dopo che il migrante è stato già rimpatriato con la forza.
7.↑Nel2004, la Croce Rossa Italiana ha introitato le seguenti cifre per gestire i Cpt qui elencati:Euro 4.212.136,50, all’anno, esclusa la convenzione pasti, per il Cpt di Bologna;Euro 5.822.880,00,esclusa la convenzione pasti, per il Cpt di Ponte Galeria, Roma;Euro 7.246.932,00per il Cpt di Corelli, Milano; Euro 3.910.200,00, per il Cpt di Torino.
8.↑<<... una volta si sciopera perché quando si mangia viene sonno, cosa può essere se non il sedativo che mettono dentro il cibo? Già in infermeria le gocce si danno a valanga, vai dal medico, gli dici “ho il mal di testa”. “Prendi le gocce” ti dice. Così tutti mettono il mangiare fuori dalla sezione... ”non vogliamo mangiare questa roba” [...] arriva uno della CRI, “è normale - dice - anch’io quando mangio mi viene sonno”. Ci sarebbe da ridere. “Scusa - gli dice Samir - non è mica la prima volta nella vita che mangiamo, prima di entrare qui dentro mangiavo e non mi veniva sonno...”>>. (Testimonianze daLager Italiani)”
Vittorio Arrigoni Atttivista ucciso a Gaza 04.2011
Ci@o Vittorio
Palestine Libere
Salerno 10.01.009 Video
--------Vita Terra e Libertà-------
Con la palestina che resiste
Presidio palazzo della Prefettura
A-Films
a-films è un collettivo autonomo anarchico attualmente presente in europa e in medio oriente. questo collettivo organizza workshops che riguardano la realizzazione di video in diversi paesi del medio oriente, specialmente all’interno di campi profughi palestinesi.
SocialVideoZoneSquatting_Tv(A)utoproduzioni video dal basso.
Si tenta di rendere visiva una realtà della città occultata dai media informativi locali.
Finalizzati ad una difesa sociale sosteniamo problematiche come , l'antimafia politica,la difesa dei diritti fondamentali. la strenua difesa di spazi liberi ,reddito minimo per tutti, lavoro, casa, sanità pubblica, il problema droga proponendo soluzioni alternative come la riduzione del danno,le narcosale inserite in un percorso graduale e di reinserimento totale.
Gary Webb cominciò la propria carriera giornalistica con il Kentucky Post, per poi passare al Cleveland Plain Dealer e, nel 1988, al San José Mercury News. Nel 1990, insieme ai suoi co-redattori, ha ricevuto il premio Pulitzer per la copertura del disastroso terremoto di Loma Prieta. Nell'agosto 1996 il San José Mercury pubblicò la più famosa ricerca investigativa di Gary Webb, intitolata Dark Alliance, che conferì al giornalista notorietà su scala internazionale. Grazie a quest'inchiesta ricevette il premio di "Journalist of the year" da parte della Bay Area Society of Professional Journalists e, nel 1997, quello di "Media Hero Award" assegnatogli dal II Congresso Annuale Media & Democracy. Nel 1999 l'inchiesta Dark Alliance sarà pubblicata anche come libro, con l'aggiunta di molte nuove citazioni di fonti.Links di riferimento:http://www.narconews.com/darkalliance/index.htmhttp://www.narconews.com/darkalliance/drugs/start.htm http://www.lycaeum.org/drugwar/DARKALLIANCE/ Gary Webb vive
In memoria di Gary Webb cliK
Il 10 dicembre 2004 Gary Webb fu trovato morto, con due colpi di fucile alla testa. Le autorità hanno classificato la sua morte come "suicidio", ma permangono diversi dubbi. Infatti, è estremamente improbabile che un suicida riesca a spararsi una seconda volta dopo essersi già colpito alla testa; inoltre, pochi giorni prima di morire aveva confessato ad alcuni amici d'aver ricevuto minacce di morte e di essere pedinato.
Gary Webb Vive Clik
Nella sua inchiesta Dark Alliance Gary Webb sostiene che il traffico di droga a Los Angeles, negli anni ottanta, fu gestito da salvadoregni che destinavano i proventi al finanziamento dei Contras, movimento contro-insurrezionale del paese centroamericano sostenuto dagli USA. Secondo la documentazione presentata da Webb, tale manovra illecita fu condotta con la piena acquiescenza del governo federale e della CIA, che anzi ostacolarono le indagini della DEA.
Il 3 ° annuale NYC anarchica Film Festival in onore diBrad Will, il nostro compagno e collega, assassinato dalla polizia, si svolge il Venerdì,10 aprile 2009sulla Lower East Side.
La terza conferenza annuale NYC anarchica Film Festivalsarà vetrina contemporanea di documentari e video su eventi correnti e movimenti sociali di resistenza palestinese al terrore israeliano a Gaza per la sommossa popolare e recenti scontri che hanno colpito la Grecia istantanea.Registi presenteranno video su ambientalismo radicale, il femminismo radicale, e dei movimenti per la giustizia, come la continua lotta per i diritti umani a Oaxaca, Messico. Vedere i video di coraggiosa resistenza dell' India per l'Europa, in America Latina, negli Stati Uniti dove il dissenso è criminalizzato come il terrorismo.
05:00 - Experimental Video - Video arte accattivante l'idea di sé, la creatività e il nostro rapporto con lo Stato
18:00 - Siamo Everywhere - Progetti anarchico, azioni e narrazioni provenienti da tutto il mondo. Video dal Messico, Palestina, Europa, Europa dell'Est e Asia
07:00 - Squat Me - film sul recupero dello spazio pubblico e privato per il bene comune. Seguita da discussione
08:00 - Giustizia Ambientale - Film si occupano di questioni della giustizia ambientale dalla Nigeria a Copenaghen per gli Stati Uniti.
21:00 - La Polizia di Stato - Film sulla repressione dei movimenti di resistenza negli Stati Uniti e altrove. La democrazia 101 un film sulla tattica della polizia durante le proteste del G20 a Pittsburgh lo scorso settembre.
10:00 - L'insurrezione Ora - da New York a Grecia - Fuck The Police - Presenta circa occupare tutto attuali progetti in California e coinvolgente film sulla ribellione anarchica in Grecia
11:00 - Sorpresa Real Time perfomance audio interattivi da parte dei membri del vuoto collettivo da Atene e altri ospiti.
Ucciso in Mexico Politicamente anarchico, lavorava per Indymedia quando fu assassinato il 27 ottobre 2006 a Oaxaca, in Messico.......... 20 ottobre 2008 il governo messicano ignora le prove schiaccianti.
Brad Will memory
20 ottobre 2008 Il governo messicano ignora le prove schiaccianti dell'omicidio.