domenica 18 maggio 2008

A sotegno del Centro Sociale Asilo Politico


            
                LA MEMORIA NON SI CANCELLA
                ASILO POLITICO NON SI TOCCA



Il Centro Sociale Asilo Politico entra nel 16°anno Di Esistenza/Resistenza.
Nell’ambito delle iniziative per l’anniversario
Dibattito San Nicola Varco 1999-San Nicola Varco 2008 questione immigrati Cronache di una sconfitta (tra incapacità politiche e paure, preceduto da proiezione 
video “Subito Subito”.

A sostegno Video Autoprodotto"Bimbesquatters"



DIFESA A OLTRANZA DEGLI SPAZI SOCIALI

In difesa degli spazi sociali e per una cultura popolare anticapitalista creare maggiore visibilità agli spazi autonomi come un movimento politico europeo/globale. Sviluppare collegamenti fluidi e solidarietà attiva tra i posti occupati, le zone autonome, per ovviare l’onda di repressione in arrivo decentralizzare e autoorganizzare azioni politico-sociali  bisogna lavorare in questo senso, riprendere il controllo della propria vita proponendo un’alternativa alla logica del profitto e alla cultura del consumo imposta da questo sistema 
capitalistico imperante. Fornendo spazi liberi si rompe il controllo sociale vigente dimostrando come si possa autorganizarsi senza una gerarchia.
Luoghi in cui si determinano rivendicazioni di diritti collettivi, progettualità, sperimentazioni culturali libera circolazione dei saperi scambi di risorse e competenze attraverso forme di socialità non mercificata
.I centri sociali tendono a determinare un passaggio fondamentale verso il cambiamento sociale esprimendo informazione cultura saperi alternativi.

In Tutta Europa i programmi repressivi sono incentivati dai governi
Attaccano gli spazi autonomi di vecchia data, la cultura indipendente è minacciata. Definire una rete di solidarietà attiva a livello globale/europeo.

Laboratorio di Sperimentazione sociale 
"Bimbesquatters"

Movimento di Lotta per il Lavoro
Sabato 17 maggio 2008 ore 10,30 Riunione Movimento di Lotta per il Lavoro e reinserimento sociale.

Riunione movimento di lotta per il lavoro nell'ambito delle iniziative intraprese al C.S.A. Asilo Politico.
Grazie alla mobilitazione del Movimento di Lotta per il lavoro e reinserimento Sociale centinaia di disoccupati di Salerno e Provincia con l’apertura dei corsi professionali hanno ottenuto un primo risultato di un percorso finalizzato al lavoro acquisendo il diritto al reddito ed al lavoro sicuro.
Il percorso intrapreso nel 2006 ha avuto momenti di lotta con denunce che colpiscono componenti del comitato di Lotta per il Lavoro e Reinserimento Sociale determinando la costituzione di un processo a carico fissato per il 23 settembre 2008.
Si risponde che le lotte per il lavoro, per l’inclusione sociale per il diritto al reddito non si possono perseguire o criminalizzare .
          
Articolo pubblicato su quotidiano locale 
Cronache del Mezzogiorno


Senza lavoro bloccarono per protesta il traffico ferroviario!

Parte il processo per sedici disoccupati, ex detenuti ed indultati. Alla sbarra anche Franz Cittadino




Si erano seduti sui binari nei pressi del passaggio a livello di via dei Carrari bloccando la linea ferroviaria Napoli Battipaglia: un gesto estremo di protesta per sollecitare l’Amministrazione Comunale a mettere in campo interventi destinati a favorire il reinserimento socio-occupazionale degli ex detenuti e dei disoccupati.Rivendicavano un lavoro, l’avvio del progetto Isola, la proroga degli sfratti, il sussidio per i disoccupati, una radicale svolta delle politiche sociali sul territorio salernitano. Un atto disperato che è costato a sedici dei protagonisti di quella manifestazione, un processo penale per le ipotesi di reato di invasione di suolo pubblico, interruzione di pubblico servizio e adunata sediziosa.

Alla sbarra il prossimo 23 settembre davanti alla dottoressa Boccassini, sfileranno il responsabile del movimento di lotta per il lavoro e il reinserimento sociale del centro sociale “Asilo Politico,” Franz Cittadino,l’ex detenuto e beneficiario dell’indulto Gennaro Caserta, Onofrio Infantile, Ivano Pfeiper, Giuseppe Caracciolo, Giovanni Maisto, Michelangelo Jovine, Luigi Maffei, Luca Longo. Claudio Schiavo, Giuseppe Apicella, Giuseppe Pastore, Pietro Brancaccio, Angelo Rinaldi, Francesco Adinolfi e Mario Esposito.

Il titolare dell’ inchiesta, il pubblico ministero Massimo Lo Mastro, contesta poi al solo Franz Cittadino, l’aggravante di essere il promotore ed organizzatore della cooperazione nel reato.

I fatti che hanno fatto aprire il procedimento giudiziario a carico dei sedici manifestanti si riferiscono al 14 marzo dello scorso anno quando, un centinaio tra disoccupati, disperati ed ex detenuti, invasero via Dei Carrari all’altezza del passaggio a livello e si sedettero sui binari impedendo il transito del treno interregionale 2428.

Il traffico ferroviario, soprattutto per quel che riguarda la tratta meridionale, subì per l’arco dell’intera mattinata notevoli rallentamenti creando grossi disagi ai viaggiatori.

Controllati dalla polizia, i manifestanti andarono via solo quando il prefetto decise di riceverne una delegazione. Poi partirono le indagini. Sul registro degli indagati finirono subito Franz Cittadino, Gennaro Caserta e Onofrio Infantile. Gli altri tredici sono stati aggiunti solo in un secondo momento grazie ai rilievi fotografici e alle individuazioni eseguite dal personale di polizia. Alcune delle persone per cui ora si profila il processo sono state scarcerate grazie al beneficio dell’indulto e, ora, rischiano di perdere tutti i vantaggi acquisiti con il provvedimento.

Il processo potrebbe trasformarsi in un vero e proprio caso politico facendo aprire una lunga serie di riflessioni circa l’applicazione del principio delle pari opportunità e dei diritti di chi deve penare più degli altri per inserirsi all’interno del tessuto lavorativo. Da un lato vi è il codice penale con l’individuazione di tutti i reati, dall’altro i magistrati cui spetta il non facile compito di leggere le disposizioni del codice alla luce dei principi costituzionali che garantiscono il diritto alla libera manifestazione del pensiero e soprattutto impegnano la Repubblica, fondata sul lavoro, a rimuovere gli ostacoli che impediscono il concretizzarsi di questo diritto.

Difficile, dunque, non scorgere in questa vicenda l’annoso contrasto tra le astratte previsioni di legge e la complessità dei casi in cui i magistrati sono chiamati ad applicarle.

—27 Aprile 2008—Cronache del Mezzogiorno

    
TUTTI PRESENTI AL PROCESSO

AutoproduzioneVideo riunione  "Movimento di Lotta per il Lavoro

 
"by Bimbesquatters"
 

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