martedì 27 dicembre 2011

La Dignità degli ultimi [DocuFilm.Historia Argentina]

LaDignità degli ultimi

La Dignidad de los nadies
Fonte (A)narchica

AltreVisioni
La dignità degli ultimi si puo definire un VideoDocumento storico dell'argentina.
Quando si parla di Argentina, il pensiero corre immediatamente alla vicenda degli omonimi bond che sono costati molto cari ad un esercito di piccoli risparmatori, si pensa alle pressioni del Fondo monetario internazionale e ai vari tentativi di vertenza che varie associazioni nostrane cercano di promuovere per limitare il grave danno economico procurato al nostro paese. Raramente si pensa ai "nadies", ai nessuno, alle masse diseredate condannate a privazioni e ad ingiustizie in una società come quella argentina in cui il divario tra privilegiati che hanno tutto e derelitti che non hanno nulla è sempre più marcato.
Solanas continua sulla via iniziata dal precedente documentario del 2004, "Memoria del Saqueo", raccontando le storie di chi è dimenticato, bistrattato ed ha subito ingiustizie fino a ridursi oltre la soglia della povertà, ma che nonostante tutto non perde mai la determinazione di "pelear". La forza cioè, di combattere contro un governo sempre più compromesso nei suoi rapporti poco chiari con grandi istituti bancari e compagnie petrolifere. Così vengono mostrate le storie di Maestro Toba e della sua mensa per bambini indigenti, di Silvia e Carola, che lavorano in un grande ospedale di Buenos Aires in situazione di disagio, sovrappopolazione mancanza di fondi dovuti ad una corruzione sempre più avida e spregiudicata. E poi viene raccontata la storia della fabbrica di ceramica Zanon, già oggetto del film "The Take" di Avi Lewis (2004). Ma anche la storia incredibile di Lucy e del "Movimiento de Mujeres en Lucha" (MML: movimento di donne in lotta), che per protestare le espropriazioni forzate, risultato dei tassi usurari praticati da banche senza scrupoli a contadini in difficoltà, ricorre a una forma di lotta davvero incredibile. Durante numerose aste per mettere in vendita ettari di terreni di contadini che avevano avuto prestiti di 20.000 pesos e si trovavano a doverne rendere 100.000, Lucy ed altre donne si erano messe a cantare l'inno nazionale argentino riuscendo in questo modo a bloccare le aste stesse. Gli ultimi arresti per questo "delitto" mostrati dalla pellicola di Solanas risalgono solo all'aprile del 2005. Ma vengono mostrate storie più individuali da parte di chi davvero non ha neppure la forza di battersi politicamente, e forse sono le vicende più drammatiche.
l'autore di questo documentario è senza dubbio completamente dalla parte dei "nadies", dei nessuno che nonostante la disperazione, o forse proprio a causa di essa trovano l'energia e la perseveranza per ritrovare la propria dignità, sempre nell'ottica dell'amore per il proprio paese.
La frase: "Udite mortali il sacro grido: libertà! Libertà! Libertà! (Inno nazionale argentino)"
Mauro Corso

La Dignità degli Ultimi [La Dignidad de los nadies]

domenica 11 dicembre 2011

6.12.2011-Atene ricorda Alexis Grigoropoulos

Atene ricorda Alexis Grigoropoulos
ControVisioni
6.12.2011 Atene

Piu’ di 5mila dimostranti hanno marciato verso il Parlamento. Il corteo di studenti, sindacati e anarchici è stato organizzato per il terzo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il quindicenne ucciso da un proiettile mentre protestava con altri ragazzi contro la riforma dell’università. A ucciderlo a colpi di pistola è stato un poliziotto. «Gli agenti sostengono» «che la banda abbia aggredito a sassate la loro auto durante il turno di pattuglia, ma testimoni oculari parlano soltanto di insulti dei manifestanti contro la polizia».




6.12.2011 Atene_commemora_Alexis_Scontri

Il corteo di studenti, sindacati e anarchici è stato organizzato per il terzo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il quindicenne ucciso da un proiettile mentre protestava con altri ragazzi contro la riforma dell’università. A ucciderlo a colpi di pistola è stato un poliziotto. «Gli agenti sostengono» «che la banda abbia aggredito a sassate la loro auto durante il turno di pattuglia, ma testimoni oculari parlano soltanto di insulti dei manifestanti contro la polizia».

Atene_commemora_Alexis_Scontri




Atene_Ricorda_Alexis_scontri

6 dicembre 2011 Scontri con la polizia
Protestano gli studenti delle scuole lanciando pietre e bottiglie durante gli scontri con la polizia Martedì durante una manifestazione per celebrare il terzo anniversario dell’uccisione da parte della polizia di un adolescente nel centro di Atene.
Il corteo di studenti, sindacati di base e anarchici è stato organizzato per il terzo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il quindicenne ucciso da un proiettile mentre protestava con altri ragazzi contro la riforma dell’università. A ucciderlo a colpi di pistola è stato un poliziotto. «Gli agenti sostengono» «che la banda abbia aggredito a sassate la loro auto durante il turno di pattuglia, ma testimoni oculari parlano soltanto di insulti dei manifestanti contro la polizia».

Atene_Ricorda_Alexis__scontri



Alexandros Grigoropoulos 2011-Memorial Day a Exarchia




6.12.2011-Atene_Scontri_in_Exarchia

Punti salienti del conflitto scoppiato la sera del 6 dicembre 2011/ – Conflitti in Exarchia.Gli scontri sono durati diverse ore, la polizia antisommossa ha ricevuto pioggia di pietre e quant’altro ci sono state vere e proprie barricate di resistenza, blocco delle strade e attacchi coordinati. Nell’evoluzione delle squadre regolari di polizia antisommossa ha aggiunto un nuovo strumento, lenti antiriflesso, progettato per impedire una buona visibilità del loro avversario, in modo da non facilmente comprensibile per qualsiasi movimento improvviso, ma anche per prevenire gli attacchi diretti da parte lancio di oggetti.

Atene_Scontri_in_Exarchia




Atene_scontri_polizia_Antiautoritari

6.12.2011 Dopo il corteo alla memoria di alexis si sono verificati altri scontri con la polizia antisommossa. Il corteo di studenti, sindacati di base e anarchici è stato organizzato per il terzo anniversario della morte di Alexis Grigoropoulos, il quindicenne ucciso da un proiettile mentre protestava con altri ragazzi contro la riforma dell’università. A ucciderlo a colpi di pistola è stato un poliziotto. «Gli agenti sostengono» «che la banda abbia aggredito a sassate la loro auto durante il turno di pattuglia, ma testimoni oculari parlano soltanto di insulti dei manifestanti contro la polizia».

Atene_scontri_polizia_Antiautoritari



domenica 4 dicembre 2011

VideoSorveglianza: Controllo delle masse [VideoDocumento]

VideoSorveglianza

Controllo totale delle masse

Tecno Azioni dirette contro il moderno totalitarismo

AltreVisioni
Documentario sul “Grande Fratello” Orwelliano dal punto di vista concettuale. La privacy è solo un bel ricordo? Le nostre telefonate sono intercettate? Ci controllano? L’informazione è controllata dalla casta che con un meccanismo piramidale tende al controllo totale del pianeta.Seguirà un’introduizione al progetto Anopticon.

VideoSorveglianza_Spia_la_Spia

Nuovo sistema di inserimento rapido delle telecamere nella mappa: Basta fotografare le telecamere con un telefonino munito di GPS, poi suddividere le immagini per tipo di telecamera e mandarci il file zip.

Il Big Brother Viewer inserirà le telecamere nella mappa automaticamente.
Alla fine basterà correggere velocemente il tiro.
Questa funzione è disponibile di default su tutti gli account angel.
Richiedi anche tu l’accesso Angel alla mappa delle telecamere, potrai schedare più velocemente il Grande Fratello della tua città.

VideoSorveglianza Attivismo dentro e fuori dalla rete(Spia la spia)

Links di riferimento:

Anopticon // Tramaci // VideoIntegrale


domenica 27 novembre 2011

Grecia – Attacca la videosorveglianza!

Grecia-Attacca la videosorveglianza
Azioni dirette contro il moderno totalitarismo
Video anno 2008

ControVisioni

Grecia Video Azione diretta
Seguono alcuni collegamenti video inerenti ingegnosi attacchi contro le appendici di sorveglianza tecnologica avvenuti in Grecia negli anni passati durante manifestazioni, cortei e iniziative pubbliche. Alcune azioni sono state effettuate in solidarietà con le grandi mobilitazioni dei detenuti rinchiusi nelle carceri greche, esplicitando il legame tra l'apparato detentivo istituzionalmente delineato e quello molecolarizzato sul territorio, che trasforma ogni quartiere in sezione di un ubiquo carcere a cielo aperto.
Video raccolti dai compagni di culmine


Antiautoritari
scaricano e distruggono la telecamera di sorveglianza nel centro di Salonicco (11/16/08) in particolare all'incrocio tra Egnatia di Difesa Nazionale. Lo stesso gruppo ha poi inviato striscioni presso la Scuola teologica dell'Università Aristotele.
11.06.2008-Salonicco



19.03.2008-Distruzione Videocamera


Grecia-Come distruggere l'occhio del grande fratello



11 settembre 2004 Distruzione di monitoraggio della telecamera durante l'inaugurazione della Fiera Internazionale di Salonicco.
11 settembre 2004 Salonicco


12.12.2007 Distruzione della telecamera a p.zza Aristotele


Disabilitare la videocamera dall'interno


VideoCamera giù a picco


12.12.2007 Salonicco



lunedì 7 novembre 2011

Film AltreVisioni: This Revolution (2005)

This Revolution

Anno 2005 (vers.Italiana)

AltreVisioni

Un accenno alla realtàdi NY e l’antagonismo americano. In particolare evidenzia l’asservimento, dei media informativi, ad un sistema corrotto che tende a manipolare l’informazione a proprio uso e consumo
Trama del film This Revolution:
Jake Cassevetes è un operatore molto apprezzato che è stato scelto per seguire i soldati americani durante l’invasione in Iraq. Jake non segue alcuna ideologia ed è molto ben pagato per riprendere quello che vede apparire davanti agli occhi ed è quello che fa. Quando si rende conto che il materiale da lui girato in Iraq viene per la maggior parte censurato dalle reti televisive, Jake capisce di avere a che fare con un controllo sulle informazioni contro cui è inutile lottare. Il suo incarico successivo è quello di riprendere le manifestazioni di protesta messe in atto nelle strade dai Black Bloc. Armato della sua videocamera, si avvicina a Seven, uno dei loro leader carismatici mascherati. Ben presto Jake conquista la fiducia del gruppo ed ottiene il permesso di seguirli e filmare il loro attacco alla democrazia e al potere costituito. Quella stessa notte, riprende Seven a volto scoperto mentre illustra gli obiettivi suoi e degli altri militanti. Il filmato, però, viene per errore mandato alla rete televisiva insieme agli altri. Quando cerca di riprenderlo, viene a sapere che la rete si è messa in contatto con il sistema di Sicurezza Nazionale per riconoscere, grazie al filmato, potenziali terroristi. Jake deve trovare il modo di salvare Seven e gli altri…

This Revolution 2005-Italiano/Full



domenica 6 novembre 2011

DocuFilm: Bold Native (AnimalLiberation)

Bold_Native

LiberazioneAnimale (Vers.Inglese)


ControVisioni

“Bold Native”, un film sulla liberazione animale.
Bold Native è il risultato di circa dieci anni di lavoro portato avanti da centinaia di persone. Fu pensato nell’ estate del 2001. e portato a termine da enis Henry Hennelly, Casey Suchan, Mary Pat Bentel, Jeff Bollman, Jessica Hagan, Todd Helbing, Ted Deiker, Jashub Absher, Danielle Lurie, Jimmy Franklin, Peter Alton, Goody-B Wiseman, ed anche molti altri che non è possibile nominare qui.


La realizzazione del film non sarebbe stata possibile senza la generosità e la gentilezza di chi ha dedicato il proprio tempo e il proprio impegno Il film è dedicato a tutti loro. E è dedicato a quelle donne e quegli uomini senza nome che rischiano con coraggio la loro libertà per dare la libertà ad un altro essere vivente. È dedicato agli individui e ai gruppi che lottano per un cambiamento legislativo e sociale, si impegnano per sensibilizzare la cittadinanza, e si preoccupano di animali abusati. E’ è dedicato ai milioni di animali che non sono stati salvati e e la cui breve permanenza sulla nostra Terra è stato riempita con dolore e tristezza.
E’ dedicato a tutti coloro che guardando questo trailer diranno “Sì. E’ venuto il tempo di rifiutare la nozione che il risparmio di una vita o la protesta contro un’ industria sia terrorismo o violenza. Sì, c’è qualche cosa più importante del nostro piacere momentaneo o la nostra convenienza. Sì, le vite che noi reclamiamo e il loro benessere hanno valore, non importa che siano diversi dai nostri”.

Bold Native (versione Ingl. sottotit.spagnolo)



sabato 29 ottobre 2011

DocuFilm_Grecia: La Rivolta

La rivolta

Grecia 2008-2011


AltreVisioni

Questo film racconta la rivolta divampata in tutta la Grecia nel dicembre 2008 a seguito dell’assassinio, da parte della polizia, di un ragazzo di 15 anni, Alexandros Grigoropoulos nel quartiere Exarchia di Atene.
Attraverso materiali tratti da diversi repertori, e la testimonianza di alcune persone che vissero quegli eventi da vicino, abbiamo cercato di raccontare la genesi e lo svolgimento della prima grande protesta di matrice libertaria sviluppatasi in Europa nel nuovo millennio.
Una rivolta, quella greca, che ha coinvolto tutta la nazione, che non è ancora oggi sopita, e della quale nel bel paese non è praticamente giunta notizia.

La_Rivolta (Grecia_DocuFilm)



lunedì 24 ottobre 2011

Messico:Lotta di classe delle lavoratrici sessuali

L'altra Campagna
Lotta di classe delle lavoratrici sessuali in messico
FreeBooks

Le lavoratrici sessuali di Città del Messico e della provincia ci dimostrano che l’auto-organizzazione è un valido strumento di lotta in tutte le latitudini, compreso nei vicoli più fetenti dei bassifondi della metropoli più grande del mondo.
Questo libretto, oltre ad esplorare il processo organizzativo di un collettivo urbano, invita al dibattito su due grandi nodi: il primo è il superamento della dicotomia abolire/legalizzare la prostituzione. La Brigata di Strada sfugge a questa morsa e antepone l’autodeterminazione delle lavoratrici sessuali alle speculazioni di terzi sul destino di queste ultime.
L’altra grande questione: la possibilità che un collettivo immerso nella lotta sociale riesca a trascendere quest’ultima e aspirare all’organizzazione politica più ambiziosa, la rivoluzione, senza perdere la propria specificità sociale. Il testo analizza passo a passo questo processo rivoluzionario dal basso, dove ogni tappa si inserisce in un contesto teorico che non perde mai di vista l’orizzonte utopico e la costruzione di alleanze strategiche con gli altri settori della classe lavoratrice messicana. “L’Altra Campagna e la lotta di classe delle lavoratrici sessuali in Messico” è un testo per studiare l’influenza dello zapatismo nei meandri oscuri della metropoli, laddove le lavoratrici sessuali e gli indigeni scoprono qualcosa in comune: una ferita chiamata emarginazione e un sogno chiamato AUTONOMIA.
La PIRATA è la Piattaforma Internazionalista per la Resistenza e l’Autogestione Tessendo Autonomia. E’ una rete di solidarietà dal basso, antifascista, autogestita e non sovvenzionata da istituzioni governative o dai partiti. E’ una cooperazione politica internazionalista creatasi con tre gruppi libertari che, fra altre attività, sono parte attiva nei processi di liberazione in Messico: il collettivo Nodo Solidale, il Collettivo Zapatista di Lugano “Marisol”, il gruppo Nomads dell’Xm24. I progetti qui descritti sono promossi e sostenuti da ogni singolo collettivo della rete.
La Lotta di classe delle lavoratrici sessuali in messico



Il libro e’ scaricabile qui: Archive
Fonte: caferebeldefc

venerdì 21 ottobre 2011

DocumentoVisivo:(ALF)AnimalLiberationFront

AnimalLiberationFront

(ALF)


AltreVisioni
Consigliato a chi ha lo stomaco debole ma vuole sapere come ci procuriamo carne, pellicce, uova, latte, cosmetici e medicinali.... Come distruggiamo il pianeta che ci accoglie e torturiamo le creature che lo abitano per stupidi accessori o per risparmiare pochi euro comprando dalle multinazionali alimenti che non avremmo nemmeno bisogno di consumare.Abbiamo sempre mangiato carne,e pensavo che fosse umano e naturale. Queste sono torture, sevizie, sofferenze che poveri esseri patiscono ogni giorno della loro vita fino alla morte.Senza contare che vengono imbottiti di antibiotici per resistere alle cattive condizioni igieniche o alle ferite riportate in allevamento...non puo' essere cibo che fa bene al nostro corpo.Su pellicce e vivisezione non c'è bisogno di dire molto... crudeli e gratuite. Quando si vedono certe cose si pensa che non c'è più speranza per l'uomo,ma per fortuna molti hanno il coraggio di ribellarsi e lottare,protestare e reagire...

Qualcuno che non si arrende c'è, ...e non sono pochi ,e possiamo esserci anche noi...senza bisogno di andare a fare raid o incendiare laboratori,ma comunque parlando e dicendo NO,che a noi cosi' non và...magari abolire o calare un po' il consumo di carne, che tanto sporca solo il nostro organismo con tossine e grassi,soprattutto quella degli allevamenti industriali!

ALF_Animal_Liberation_Front_1_di_4_Ita




ALF_Animal_Liberation_Front_2_di_4_Ita




ALF_Animal_Liberation_Front_3_di_4_Ita




ALF_Animal_Liberation_Front_4_di_4_Ita






sabato 15 ottobre 2011

AntiPsichiatria:Il Marketing della pazzia

"Il Marketing della pazzia"
sottotitolato italiano


AltreVisioni

"Il Marketing della Pazzia" é un documentario che smaschera gli interessi economici legati al comercio degli psicofarmaci. Corredato di dati e numerose interviste, questo documentario analizza il legame tra enti governativi, psichiatria, industria farmaceutica ed il relativo businness miliardario portato avanti senza scrupoli a danno di milioni di persone, divenuti consumatori abituali di psicofarmaci a scapito della propria salute. Se il disturbo psichiatrico non esiste se ne inventa uno, se la cura non esiste si spacciano droghe legali come soluzione al "problema"; i rischi per la salute dei pazienti vengono nascosti o minimizzati, mentre chiunque diviene un potenziale malato mentale e quindi potenziale consumatore attraverso abili operazioni di marketing e vere e proprie truffe a danno di un numero sempre piú crescente di persone inconsapevoli.
Il documentario, pubblicato su YT dall' utente belva64SE, é originariamente opera di un'organizzazione legata a Scientology. Il fatto che Scientology sia una religione, quindi una truffa, peraltro costruita a tavolino basandosi principalmente sulla fantasia del suo fondatore Ron Hubbard, non invalida quanto mostrato nel documentario qui pubblicato: le vittime della psichiatria, cosí come i molti esperti che della psichiatria diffidano, non sono solitamente legati a Scientology. I fatti sono fatti, non importa da chi vengano enunciati.
Fonte:blackblogger
Il Marketing della pazzia (sottotitolato italiano)

martedì 20 settembre 2011

DocuFilm: LA vita di un (A)narchico irriducibile

Lucio_Urtubia_
"el_anarquista_irreducible"


ControVisioni

Lucio Urtubia, anarchico spagnolo la cui vita ha ispirato un bellissimo documentario "LUCIO",
Lucio Urtubia Jiménez (Cascante, 18 febbraio 1931) è un anarchico spagnolo.
È famoso per le sue pratiche politiche di espropriazione, A volte comparato a Robin Hood, Urtubia ha rapinato banche tra gli anni sessanta e settanta. Con le parole di Albert Boadella, «Lucio è Quijote che non combatte contro i mulini a vento ma contro veri giganti».[senza fonte]
Lucio Urtubia è nato a Cascante, è il quinto figlio di una famiglia molto povera. Suo padre, un carlista fu imprigionato e mentre era in carcere abbraccio l'ideologia comunista.
Arruolato per il servizio militare, insieme ai suoi commilitoni saccheggiò un magazzino appartenente alla loro compagnia e insieme disertarono, riparando in Francia nel 1954. A Parigi ha iniziato a lavorare come muratore, un'occupazione che ha continuato tutta la sua vita. In aggiunta, si è unito ai Giovani Libertari della Federazione Anarchica diventando amico di André Breton e Albert Camus.



"Una fortuna essere nato povero, perche' non ho dovuto fare nessuno sforzo per perdere il rispetto verso tutte le istituzioni: per la proprieta', per la chiesa, per lo stato" (Lucio Urtubia)



Lucio Urtubia, "el anarquista irreducible", e' un muratore spagnolo che, inseguendo il sogno della giustizia sociale e dell'anarchia, ha attraversato la storia del 900 incrociando personaggi come Sabate' e Che Guevara, o eventi storici come la Guerra civile spagnola, la resistenza antifranchista, la rivoluzione cubana ed il Maggio parigina. Dal 1954 esule in Francia, divenne famoso come falsario: dai passaporti per i rifugiati ai traveller's cheque della First National CityBank usati per finanziare i movimenti rivoluzionari. Oggi Lucio e' in pensione e vive a Parigi nel popolare quartiere di Belleville dove coordina le iniziative dello spazio culturale "Louise Michel", dedicato alla leader libertaria della Comune di Parigi.

Lucio

lunedì 22 agosto 2011

No Tav-Torino: VideoAggiornamenti Val di Susa

Treni ad Alta Velocità

Comitato NoTav-Torino

Una breve premessa documentale che descrive le motivazioni che sostengono il rifiuto della popolazione residente nei luoghi individuati per la realizzazione della linea treni ad alta velocità-TAV.Di seguito, al DocuFilm realizzato nel 2008, attuali riprese video che testimoniano l’estrema e dignitosa difesa del territorio messa in atto dalla popolazione locale



NO TAV è un movimento attivo nella Val di Susa contrario alla realizzazione della nuova linea ferroviaria Torino-Lione, parte del Progetto Prioritario 6 pianificato dall’Unione europea per collegare Lione a Budapest e successivamente arrivare fino al confine ucraino. L’attuale leader è Alberto Perino[1][2].

Analoghi movimenti di contestazione erano sorti nei primi anni novanta tra Firenze, Bologna e Roma. L’idea alla base della protesta è che la linea ad alta velocità progettata in Val di Susa sia un’opera inutile alla popolazione italiana ed europea, ma spinta da varie lobby che intravedono la possibilità di ingenti profitti. In particolare i No TAV evidenziano che la linea attuale (Ferrovia del Frejus) è ben sotto la saturazione e non ci sono studi imparziali che prevedano un aumento del traffico sulla direttrice Torino – Lione.

PERCHE’ NO AL TAV TORINO-LYON

In evidenza le principali ragioni di opposizione alla nuova ferrovia: ognuna di esse rimanda ad una pagina in cui le ragioni vengono motivate e documentate.
Le tesi esposte discendono da analisi di natura scientifica condotte in oltre 20 anni da docenti universitari ed esperti di economia dei trasporti, di architetture contrattuali e finanziarie, di ingegneria ambientale, da naturalisti, geologi, agronomi, medici e giudici: un “sapere” diventato bene comune del movimento NO-TAV.

NoTav perché sarebbe un’opera:




Val di Susa

VideoAggiornamenti


AltreVisioni

Val_di_Susa_

Orrori_dello_Stato_italiano1

In questo video, si raccolgono gli orrori dello Stato che sono stati nascosti dietro alla strumentalizzazione dei manifestanti più violenti.
Lo Stato sta perpetrando in Val di Susa orribili violazioni legali e umane per difendere gli interessi di S.p.A. e di politici corrotti criminalizzando incredibilmente il popolo subente.

Stanno tentando di far credere che lo sviluppo di una società sia correlata alle grandi opere, dicono che non si deve protestare perchè “diminuisce il business del turismo”, stanno usando il ricatto di pochi e precari posti di lavoro per favorire un business inutile rispetto a quello che si potrebbe fare con gli stessi soldi usati per numerose “piccole opere” ma realmente utili per la collettività.
Se il prezzo da pagare per lo “sviluppo” è la crudeltà di uno stato fascista, dittatoriale o comunque prepotente e violento, qualcosa non torna in questo “metodo di progresso”.

MASSIMA SOLIDARIETà AL POPOLO VALSUSINO

Val_di_Susa_Orrori_dello_Stato_italiano1





Val_di_Susa_

Orrori_dello_Stato_Italiano2

17/08/2011
Vile e vergognoso assalto dello Stato italiano, al gazebo degli scioperanti della fame.

Aggiornamento dellla situazione nella terra dove lo Stato combatte i cittadini.

Negli stessi giorni, il sindaco di Chiomonte (pro-TAV) lamenta un tentato incendio alla porta di casa. All’evento viene dato molto risalto mentre viene sommersa l’aggressione ai digiunanti.
Ogni volta che viene eseguito un assalto ai manifestanti, avviene contemporaneamente un evento diversivo che pone ragionevoli dubbi sulla sua casualità.

http://www.mokor.net

Val_di_Susa_Orrori_dello_Stato_Italiano2





Val_di_Susa

Orrori_dello_Stato italiano3

Prosegue il silenzio dei media italiani, ma questo alimenta ancor più la tenacia dei valsusini e anche quella della rete.
Ormai non è più solo una questione TAV, in Val di Susa lo Stato sta facendo inquietanti prove di forza sulla popolazione e i segnali sono sempre più evidenti ogni giorno che passa, mentre alla gente viene data una visione totalmente distorta di quello che lo Stato sta facendo grazie ai media italiani ormai totalmente controllati
.

Val_di_Susa Orrori_dello_Stato3




Avigliana_17agosto2011_

no_tav_bloccano_tgv

No tav di sera alla stazione di Avigliana, in val di Susa hanno bloccato il treno internazionale ad alta velocità tgv diretto da Lione a Torino. Questo per la val di Susa è un treno simbolo, che dimostra l’inutilità di una ulteriore linea ferroviaria in val di Susa. Torino è collegata perfettamente a Lione e ogni giorno i treni scorrono velocemente oltre i confini.


Avigliana_17agosto2011_no_tav_bloccano_tgv





No_Tav_

appesi_alla_ruspa_fermano_i_lavoro

Due compagni si sono arrampicati sulla ruspa per impedire al crumiro che la manovrava di poter devastare la valle e ampliare la recinzione dei fortino. La valle che resiste
No_Tav_appesi_alla_ruspa_fermano_i_lavori



Fonte: NoTav Info