Quello che succede nella mia città ha dell’incredibile praticamente le persecuzioni politiche-istituzionali come pratica quotidiana, individui che vivono nell’illegalità esigono rispetto delle regole, Il sistema mafioso ha spalmato nelle varie sedi istituzionali funzionari compiacenti che all'opportunità attraverso l'uso di una legalità formale perseguono individui o interi nuclei familiari , soggetti politici e falsi leader asserviti che strumentalizzano il disagio per ottenere consensi rendendo la propria azione funzionale al Sistema. Una delle pratiche molto in uso è far leva sul disagio e rendere gli individui ricattabili per poi offrire una soluzione ( lavoro, contributo etc..) in cambio del consenso politico in sintesi i diritti come merce di scambio (lavoro-casa-reddito in cambio di consensi) esigendo la dignità e la consapevolezza delle persone.
Le fabbriche del consenso
L' associazionismo
Consensi politici in cambio di agilità nella razzia di denaro pubblico.
Una miriade di persone costituitesi in associazione che ruota nell’orbita del sistema percependo, senza rendere servizi utili alla città, contributi a pioggia.
Praticamente si rendono invisibili sul territorio per acquisire maggiore agilità nella razzia.
Ogni associazione ha il suo padrino politico a cui rivolge i propri consensi definendo un bacino di voti.Ho evidenziato e denunciato pubblicamente la graduale privatizzazione di uno spazio pubblico destinato ad un associazione botanica. La struttura di proprietà del Comune è stata definita interamente con denaro pubblico la gestione negli anni ha percepito notevoli contributi. Attualmente è in atto un azione di privatizzazione graduale addirittura imponendo un ingresso a pagamento i cui proventi totalmente privatizzati. Un evidente caso di pianificazione tesa a sottrarre spazi pubblici alla città attraverso un meccanismo di scambio
consensi politici determinando un bacino di voti in cambio maggiore fluidità nella razzia di denaro pubblico tutto con il patrocinio di qualche funzionario amministrativo.
Da dire che le mie richieste erano rivolte esclusivamente all'abolizione dell'ingresso a pagamento in seguito a specifiche lamentele di residenti impossibilitati a fruire, dietro pagamento, dello spazio.Dopo queste mie denunce pubbliche il sistema persecutivo ha reso il massimo della sua efficienza poi vi elenco tutte le notifiche sottoforma di vessazioni ricevute nei giorni a seguire le denunce. Aggiungo un dato indicativo del grado di democrazia vigente in città : A circa 20 anni dall'approvazione dello Statuto comunale di Salerno non è stato ancora emanato nessun Regolamento attuativo delle norme e disposizioni in esso contenute. Viene impedita in tal modo la realizzazione di una democrazia completa e la libera partecipazione del cittadino, singolo o associato, alle scelte decisionali.
Fanno ridere credetemi e sottolineo che tali pratiche vengono da un area politica collocata a sinistra defunto partito democratico portato alla catastrofe da una classe politica famelica ed intrisa di mafiosità che ha determinato il disastro economico politico e strutturale della campania. Sono pratiche obsolete espresse da un sistema in declino che perde credibilità ma che riesce ad inserirsi nel tessuto socio-economico cittadino attivando e profondendo notevoli interessi con modalità illecite .
Una lobby politico- mafiosa che sovrasta la città individua spazi commerciali da rilevare relazionandosi all’evoluzione adottata dal piano urbanistico individua strategicamente i centri nevralgici e tende ad impossessarsi degli spazi con metodologie mafiose senza alcun problema economico.
La pratica pianificata ha inizio con una sequela di vessazioni mirate facendo uso di una legalità formale, l’esercito “privato” (vigili urbani) predispongono ispezioni conoscitive (in borghese dietro precisa segnalazione ispezionano il locale ed individuano le incompatibilità normative con azioni mirate alla persona per poi irrompere ufficialmente negli esercizi, rilevare le infrazioni e definire un atteggiamento vessatorio. La pratica vessatoria continua con la verifica al terminale di informazioni precedentemente rilevate e si individuano le varie problematiche all'interno del nucleo di consequenza si agisce su di esse determinando ulteriore disagio e nel caso gli interessi sono notevoli sopravvengono azioni di violenza fisica che tendono a demolire strutturalmente tipo furti, risse telecomandate etc...come soluzione estrema anche l'eliminazione fisica.
Agli affiliati viene concesso un trattamento preferenziale, avvertiti precedentemente al controllo fanno in modo di regolarizzare in termini normativi la loro posizione.
Queste modalità hanno determinato il disastro economico di molteplice famiglie avvenuto nell’indifferenza collettiva anche perché ai margini di tali pratiche si esibisce un azione diffamatoria tesa a discreditare moralmente e rendere isolata la persona o la famiglia mirata. Queste sono pratiche mafiose
Le sentinelle del “sistema”.
Una città che vuole esigere rispetto per le regole e le norme i controlli dovrebbero essere diffusi per zone e non mirati inoltre nel contesto di crisi economica attuale le amministrazioni dovrebbero praticare una mediazione flessibile con i gestori del commercio e non un atteggiamento vessatorio anche perché la città vive da decenni un “illegalità” ,in termini normativi, diffusa per cui si esige un azione graduale che determini un rientro nelle norme definendo il minor danno economico possibile. Nei luoghi di aggregazione sociale (Bar, Discoteche etc.)sono presenti individui asserviti al sistema vigente attuando vere e proprie turnazioni prelevano informazioni deviandole nel terminale unico predisposto che a sua volta definisce impropriamente l’uso relazionandosi al grado di affiliazione del perseguito. Come indicatore vi riporto un fatto accadutomi qualche sera addietro alla realizzazione dell'articolo. Sul corso principale della città si parlava degli accadimenti cittadini e delle continue vessazioni mirate che la città subisce, erano presenti alcuni commercianti della zona e personalmente senza mezzi termini esplico la mia posizione in merito attribuendo le azioni ad un entità o lobby di potere che sovrasta la città e tende a perseguire chi non si allinea al sistema vigente determinando una kappa che soffoca anche la libertà di pensiero a questo punto percepisco chiaramente la sensazione di timore che pervade le persone con cui mi confrontavo e alcuni di loro mi consigliano di cambiare attegiamento perchè sicuramente ci sarà qualcuno che passa le informazioni all'entità (occulta) e dovrò subire le conseguenze. Badate bene questo avviene nel centro della città immagino nelle periferie cosa può accadere...
Luigi Donadio
Le analisi moderne del fenomeno della mafia la considerano, prima ancora che una organizzazione criminale, una "organizzazione di potere"più propriamente sistema di potere infatti anche il termine camorra nella versione attuale delle organizzazioni "criminali" diventa un
linguaggio obsoleto che si traduce in "O Sistema" ; ciò evidenzia come la sua principale garanzia di esistenza non stia tanto nei proventi delle attività illegali, quanto nelle alleanze e collaborazioni con funzionari dello Stato, in particolare politici, nonché del supporto di certi strati della popolazione. Di conseguenza il termine viene spesso usato per indicare un modo di fare o meglio di organizzare attività illecite.
Quindi il termine "mafioso" può essere utilizzato nel linguaggio comune per definire, per esempio, un sindaco che dia concessioni edilizie solo ai suoi "amici" o addirittura redige ed approva un piano urbanistico e le sue varianti relazionandosi esclusivamente ad interessi specifici privati o un professore universitario che fa vincere borse di studio a persone a lui legate, un organizzazione di un gruppo di uomini parallela e sotterranea ad attività criminose molto fluida con poteri dello stato comprende servizi segreti nel contesto servono logiche di potere occulto ed economico con estrema disinvoltura si costituiscono in logge massoniche .Mafia è anche la manipolazione dei media informativi, la produzione di diversivi mediatici. Mafia è anche il potere predominante che spalma nelle varie sedi istituzionali funzionari compiacenti che all'opportunità attraverso l'uso di una legalità formale perseguono individui o interi nuclei familiari. Mafia è chi elabora e pianifica strategie finalizzate ad interessi specifici a danno della colettività.